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RdC – Inzaghi porterà fame e duttilità di modulo – 31 Mag
“C’è bisogno di un allenatore che abbia fame“ ha detto Saputo in conferenza stampa una settimana fa. Inzaghi, pare, non l’abbia mai persa: ha fatto di tutto per ben figurare con il Milan nell’annata 2014/2015, quando ancora i vari Honda e Destro aleggiavano a San Siro, senza riuscirci troppo e finendo al decimo posto. I tifosi non erano contenti di Pippo ma, siccome è lui, si sono limitati a salutarlo con una stretta di mano virtuale.
Non tutti i grandi ex giocatori possono diventare bravi allenatori, si sa, ma SuperPippo non demorde e, dopo un anno sabbatico, riparte dalla Lega Pro, zona laguna. I risultati, come sappiamo, sono sorprendenti: con tre giornate d’anticipo conquista la promozione nella Serie cadetta dove, a sua volta, stacca due partite prima della fine del campionato il pass per i playoff. Carattere e motivazione sono il suo motto (vedere, nel caso qualche pazzo non ci creda, la mezz’ora giocata a “La serata del Maestro) e a Bologna servono come il pane.
Con quale modulo giocheranno i rossoblù? Ecco, la duttilità è un’altra caratteristica di Inzaghi. Nativo del 4-3-3, al Milan ha saputo riadattarsi per far evidenziare le qualità di Destro, passando dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2, per arrivare al 4-3-2-1. Coi lagunari, invece, in Lega Pro ha adottato un 4-4-2 che ha statistiche spaventose: 56 gol fatti e 29 subiti; nella regular season appena terminata, invece, ha virato sul 3-5-2 per lavorare meglio in fase difensiva, traendone anche in questo caso gli stessi vantaggi: 56 reti segnate e 42 subite.
Quello che è sicuro è che il gioco dei veneti non è mai stato il punto forte per arrivare nelle zone alte della classifica, anzi, ma si è rilevato tremendamente proficuo.
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