Bologna FC
RdC – L’ultimo treno di Mattia Destro – 18 Feb
Novembre, il Bologna è reduce da quattro sconfitte consecutive, la luce in fondo al tunnel si vede a malapena. L’attaccante di Ascoli Piceno è sotto naftalina da ormai cinque gare, così il tecnico decide di rispolverarlo e metterlo in vetrina nuovamente, per aiutare la squadra ad uscire da questo momento negativo. La soluzione si rivelò azzeccata: gol e vittoria a Verona, rete contro la Sampdoria per sbloccare la partita e guizzo vincente per il pari finale contro il Cagliari. Il numero dieci sarebbe stato poi decisivo anche contro Chievo e Benevento (doppietta contro i gialloblù, goal vittoria contro i campani), queste le uniche due vittorie nelle ultime nove gare, condite da ben sette sconfitte. Una ricaduta in piena regola, con nuovi dissapori che si sono delineati tra Destro e Donadoni, che hanno fatto muovere anche l’agente del giocatore Luca Puccinelli per difendere il suo assistito. Una cosa è certa: il Bologna ripartirà di lui, l’escluso eccellente delle sfide contro Napoli ed Inter, viste le defezioni di Palacio per squalifica e Verdi per infortunio, sommate alla condizione ancora non adeguata di Avenatti. Ma attenzione, qui non si parla di scelta tecnica: Destro è all’ultima chiamata, con Palacio che rientrerà contro il Genoa e Verdi che è atteso per la delicata trasferta in terra estense contro la SPAL. Così l’attaccante marchigiano dovrà dimostrare di poter reggere il peso delle critiche piovutegli addosso nell’ultimo periodo, con una grande prestazione in grado di trascinare il Bologna fuori dalla momentanea crisi. Ma i goal arrivano attraverso palloni giocabili, dovranno essere bravi Di Francesco ed Orsolini a dargli i rifornimenti adeguati. Necessaria l’inversione di rotta dopo sette sconfitte, contro un Sassuolo in astinenza di vittorie da sei turni ma che a Bologna non ha mai perso. Gara che parla marchigiano, con Iachini opposto a Destro ed Orsolini, che sono chiamati ad essere la chiave di volta di una partita complicata, che ha un’unica regola da non infrangere: vietato rigenerare l’avversario.
Novembre, il Bologna è reduce da quattro sconfitte consecutive, la luce in fondo al tunnel si vede a malapena. L’attaccante di Ascoli Piceno è sotto naftalina da ormai cinque gare, così il tecnico decide di rispolverarlo e metterlo in vetrina nuovamente, per aiutare la squadra ad uscire da questo momento negativo. La soluzione si rivelò azzeccata: gol e vittoria a Verona, rete contro la Sampdoria per sbloccare la partita e guizzo vincente per il pari finale contro il Cagliari. Il numero dieci sarebbe stato poi decisivo anche contro Chievo e Benevento (doppietta contro i gialloblù, goal vittoria contro i campani), queste le uniche due vittorie nelle ultime nove gare, condite da ben sette sconfitte. Una ricaduta in piena regola, con nuovi dissapori che si sono delineati tra Destro e Donadoni, che hanno fatto muovere anche l’agente del giocatore Luca Puccinelli per difendere il suo assistito. Una cosa è certa: il Bologna ripartirà di lui, l’escluso eccellente delle sfide contro Napoli ed Inter, viste le defezioni di Palacio per squalifica e Verdi per infortunio, sommate alla condizione ancora non adeguata di Avenatti. Ma attenzione, qui non si parla di scelta tecnica: Destro è all’ultima chiamata, con Palacio che rientrerà contro il Genoa e Verdi che è atteso per la delicata trasferta in terra estense contro la SPAL. Così l’attaccante marchigiano dovrà dimostrare di poter reggere il peso delle critiche piovutegli addosso nell’ultimo periodo, con una grande prestazione in grado di trascinare il Bologna fuori dalla momentanea crisi. Ma i goal arrivano attraverso palloni giocabili, dovranno essere bravi Di Francesco ed Orsolini a dargli i rifornimenti adeguati. Necessaria l’inversione di rotta dopo sette sconfitte, contro un Sassuolo in astinenza di vittorie da sei turni ma che a Bologna non ha mai perso. Gara che parla marchigiano, con Iachini opposto a Destro ed Orsolini, che sono chiamati ad essere la chiave di volta di una partita complicata, che ha un’unica regola da non infrangere: vietato rigenerare l’avversario.
(Fonte: Il Resto del Carlino; articolo di Marcello Giordano)
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