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Rdc – Ora Donadoni è indeciso tra due moduli – 13 Set
Domenica sera contro il Napoli si sono visti diversi segnali confortanti e, come riporta Marcello Giordano sul Resto del Carlino di oggi, uno di questi segnali è stato il 4-2-3-1, modulo che era stato accantonato dopo la figuraccia contro il Cittadella, e che invece ha creato non pochi grattacapi alla squadra di Sarri, nonostante il risultato dica ben altro. Ora però bisogna guardare avanti, c’è la Fiorentina da affrontare, e la trasferta di Firenze dirà molto su quanto sia maturato il gruppo di Donadoni.
Il dubbio del tecnico infatti è abbastanza chiaro: confermare il modulo offensivo che tanto bene ha fatto con il Napoli, ho tornare al 4-3-3 che era stato proposto contro Torino e Benevento fruttando 4 punti? Il recente passato ci dà una buona indicazione su questo punto: contro le squadre che giocano con il 4-2-3-1 (o 4-4-2 che dir si voglia) Donadoni ha sempre preferito schierare i suoi con un centrocampo a tre, con un centrocampista davanti alla difesa con il compito di occuparsi del trequartista (o seconda punta) avversario. E’ successo infatti sia contro il Torino, quando giocarono Poli, Pulgar e Taider, e a Benevento, con Poli spostato in cabina di regia, e Taider e Donsah (autore del gol partita) ad agire da mezze ali. Seguendo questo ragionamento allora, sabato si dovrebbe tornare al centrocampo a tre, dato che la Fiorentina, pur variando gli interpreti, scende sempre in campo con il 4-2-3-1. Qualora però fosse questa la scelta, si presenterebbe un’altra questione: dopo la brillante partita con il Napoli, è difficile pensare a Palacio in panchina, quindi, con il ritorno del 4-3-3, dovrebbe lasciargli il posto uno tra Destro e Di Francesco.
C’è però un’altra ipotesi: ovvero che Donadoni decida di non modellarsi sull’avversario che si ritrova di fronte, ma bensì di continuare con questa identità tattica che ha fatto molto bene contro il Napoli. Questo sarebbe un segnale di grande maturità da parte di tutto il gruppo, che dimostrerebbe di essere riuscito ad assimilare le indicazioni giuste, soprattutto per quanto riguarda il sacrificio, dato che i tre trequartisti, e anche lo stesso Destro, dovranno sacrificarsi molto in copertura qualora venissero schierati contemporaneamente in campo. Per ora bisogna ammettere che sembra più probabile la scelta del 4-3-3, ma la trasferta di Firenze ci darà moltissime indicazioni sulla fiducia e la maturazione di questo gruppo.
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