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RdC – Patrimonio rossoblù: in salita le quotazioni di Verdi e Pulgar – 23 Mag

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Tre anni fa, il Bologna si affacciava in serie A con appena 8 giocatori di proprietà. Oggi, il club rossoblù vanta 33-34 tra calciatori in rosa e in prestito: il Bologna è tornato ad avere un valore, segno che tanto è stato fatto e non tutto è necessariamente da buttare.

Ma in questa stagione, numeri alla mano, per la prima volta non è cresciuto. Non in classifica e neanche nella quotazione dei calciatori: la gestione tecnica dell’ultima annata e le problematiche di scadenza dei contratti rischiano di rovinare parte del lavoro delle prime due stagioni. 

In salita le quotazioni di Verdi, per il quale il Bologna continua a chiedere una cifra vicina ai 30 milioni, e di Pulgar (arrivato per 2,5 milioni), ora nel mirino di formazioni italiane, di Liga e di Premier. In picchiata, invece, le valutazioni di Masina e Mbaye, in scadenza nel 2019: se non rinnoveranno rischiano di partire a prezzo di saldo.

Di certo il Bologna non troverà più, in estate, qualcuno disposto a sborsare 15 milioni per Di Francesco che non ha dato seguito a una prima stagione ricca di speranze: poco male, a Casteldebole intendono confermarlo e ripartire anche da lui. 

Male invece per Destro, costato 11,5 milioni (9 più 2,5 in caso di 30 gol o di cessione): difficilmente potrà trovare in Italia una squadra pronta a investire quanto è stato pagato. Tra i giocatori col segno più, figurano pure Helander e Poli. Stabili le quotazioni di Donsah, svalutati dopo un primo anno da protagonisti anche Nagy e Krejci. 

Un anno fa, il Bologna decise di non cedere i pezzi pregiati. Quest’anno rischia di vedersi obbligato a sacrificare l’unico capace di confermarsi: Simone Verdi.

 

 

 

(Marcello Giordano – RdC)

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