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RdC – Rodrigo ovvero Mister Derby – 4 feb
Sotto le Due Torri, questo Bologna-Fiorentina è l’unico vero Derby che porta un nome codificato: quello dell'”Appenino”, unico veramente sentito dalle due tifoserie che, pur avendo squadre avversarie nella stessa regione di appartenenza, hanno, nella loro storia, eletto questa partita come la più sentita in termini di rivalità. Il Derby dell’Appennino, nel corso dei decenni, si è purtroppo ammantato di episodi tristissimi e di situazioni da ricordare, perché il campanilismo vuole anche questo. Oggi, tornando all’attualità della partita, occorrerà giocare con l’esperienza di chi i Derby li ha giocati, perché queste non sono partite normali: e in casa rossoblù l’uomo Derby per eccellenza si chiama Rodrigo Palacio. Rodrigo ha vissuto tre piazze differenti dove, per storia e tradizione, si sono giocati e si giocano tutt’ora i derby, o cosiddette “stracittadine”: a Buenos Aires, vestendo la maglia del Boca Junior contro i rivali storici del River Plate, a Genova, sponda Genoa, contro i blucerchiati della Sampdoria infine a Milano, dove ha vestito per 5 lunghi anni la maglia nerazzurra dell’Inter, rivale cittadina del Milan. In Argentina, EL Trenta ha giocato 6 derby contro gli acerrimi nemici del River, vincendone solo uno. Meglio è andata a Genova, sua prima tappa italiana, dove su 4 sfide tre sono state ad appannaggio dei rossoblù, mentre a Milano si ricordano ancora il goal di tacco fatto a pochi minuti dalla fine, una magia che fece esplodere la SanSiro nerazzurra, regalando la vittoria alla squadra dell’allora Presidente Moratti. Oggi la storia sarà leggermente differente, ma non per questo meno sentita: le due squadre oggi in campo si giocano la cosiddetta “svolta”, la parte sinistra della classifica e, forse, qualche ambizione dal sapore europeo. Per questo occorre un giocatore di esperienza, che sappia come si giocano i derby: insomma uno come Rodrigo che di derby, nella sua vita, ne ha giocati, 17.
Sotto le Due Torri, questo Bologna-Fiorentina è l’unico vero Derby che porta un nome codificato: quello dell'”Appenino”, unico veramente sentito dalle due tifoserie che, pur avendo squadre avversarie nella stessa regione di appartenenza, hanno, nella loro storia, eletto questa partita come la più sentita in termini di rivalità. Il Derby dell’Appennino, nel corso dei decenni, si è purtroppo ammantato di episodi tristissimi e di situazioni da ricordare, perché il campanilismo vuole anche questo. Oggi, tornando all’attualità della partita, occorrerà giocare con l’esperienza di chi i Derby li ha giocati, perché queste non sono partite normali: e in casa rossoblù l’uomo Derby per eccellenza si chiama Rodrigo Palacio. Rodrigo ha vissuto tre piazze differenti dove, per storia e tradizione, si sono giocati e si giocano tutt’ora i derby, o cosiddette “stracittadine”: a Buenos Aires, vestendo la maglia del Boca Junior contro i rivali storici del River Plate, a Genova, sponda Genoa, contro i blucerchiati della Sampdoria infine a Milano, dove ha vestito per 5 lunghi anni la maglia nerazzurra dell’Inter, rivale cittadina del Milan. In Argentina, EL Trenta ha giocato 6 derby contro gli acerrimi nemici del River, vincendone solo uno. Meglio è andata a Genova, sua prima tappa italiana, dove su 4 sfide tre sono state ad appannaggio dei rossoblù, mentre a Milano si ricordano ancora il goal di tacco fatto a pochi minuti dalla fine, una magia che fece esplodere la SanSiro nerazzurra, regalando la vittoria alla squadra dell’allora Presidente Moratti. Oggi la storia sarà leggermente differente, ma non per questo meno sentita: le due squadre oggi in campo si giocano la cosiddetta “svolta”, la parte sinistra della classifica e, forse, qualche ambizione dal sapore europeo. Per questo occorre un giocatore di esperienza, che sappia come si giocano i derby: insomma uno come Rodrigo che di derby, nella sua vita, ne ha giocati, 17.
(Fonte Doriano Rabotti, RdC – Photo Alessandro Sgarzi)
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