Bologna FC
RdC – Scoppia il giallo Natali- 23 Set
Perdere così crea tensione e grande malumore. Un malumore tale che rischia di ledere anche i rapporti interni alla squadra. Nervi a fior di pelle come quelli di Cesare Natali che prima si sfoga contro il suo portiere e poi contro l’arbitro, reo di avere assegnato un rigore non fulgidissimo. E nel tunnel che porta gli agli spogliatoi succede il patatrac: commenti non in linea col fair play da parte del forte difensore felsineo, l’assistente che riporta all’arbitro quanto sentito e che a sua volta chiama il segretario del Bfc, Befani, e gli riferisce dell’espulsione del giocatore, non motivandone il provvedimento. Così, scrive Marcello Giordano nel suo articolo odierno, la ripresa nasce sotto una cattiva stella, quella di giocare in 10 contro 11, impedendo di fatto la rimonta Rossoblù. Sarà Della Rocca , al termine della partita, a esternare l’enorme amarezza per quanto accaduto ai microfoni dei giornalisti:” Il Ko? È colpa dell’arbitro, che ha falsato la partita, condizionato la gara. Il rigore per il Torino è inventato: c’è stato un contrasto con El Kaddouri, spalla contro spalla, come ce ne sono tanti, ma lui ha accentuato la caduta”.
“Cesare non ha detto nulla di che, in campo si sente di molto peggio. Si vede che doveva finire così e forse l’arbitro era condizionato da come era finita Torino- Milan”.
Forse ha ragione Chicco ma, al di là del singolo episodio, la squadra ha fatto passi indietro rispetto alla prestazione di Udine e i punti sono quelli che sono, cioè due, una miseria. Occorre una scossa forte, perché il rischio dell’avvitamento è reale, pericolosissimo, difficile poi da gestire. Il Milan è alle porte: un’ottima occasione per tentare di recuperare, subito, punti e morale.
E tanta maggiore serenità.
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