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RdC – Se questo è un bomber: il rilancio di Destro– 22 Gen

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Una frase, tanto è bastato a Donadoni per riassumere la situazione che sta vivendo Mattia Destro in rossoblù: ”Forse credo di più io in Destro di quanto non faccia lui stesso”. Per quanto sia encomiabile il suo lavoro in fase di rifinitura offensiva e di supporto per i compagni, questo lavoro non è svolto sempre con la stessa efficacia. Inoltre, per quanto sia elogiabile che il numero 10 rossoblu lavori per la squadra, è comprensibile il rammarico per il lungo digiuno da goal, l’ultimo giunto nella partita casalinga contro il Palermo dove si è rivelato mattatore di giornata con un goal e diverse giocate di pregio. Nella partita di oggi mancherà il diretto avversario dell’attaccante di Ascoli, quel Belotti che tanto bene sta facendo a Torino in sponda granata, conquistandosi la Nazionale a suon di goal e belle prestazioni. Quello che sarebbe potuto accadere a Destro se non fosse stato fermo così tanto a causa degli infortuni e se non fosse occorso un infortunio così pesante a Simone Verdi, un elemento che per caratteristiche tecniche eleva le potenzialità del reparto offensivo facendo rendere al meglio i proprio interpreti in quella zona di campo (suo l’assist per Destro nel pareggio contro l’Inter a San Siro). Nonostante queste attenuanti, se a Destro gli si riconoscono tutte queste qualità con complimenti vari (in primis dal suo allenatore), è giunta l’ora di dimostrare di meritarseli. La richiesta della Fiorentina e la conseguente risposta del Bologna sono un segnale: prezzo fissato a 20 milioni, una cifra molto alta per scoraggiare la società di Firenze ma comunque è stato stabilito un punto di partenza per eventuali trattative, segno che il numero 10 felsineo deve lavorare per tornare incedibile, a qualunque costo.

 

(fonte: Il Resto del Carlino; autore dell’articolo: Doriano Rabotti)

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