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RdC – Un drone per studiare il Bologna – 30 Dic

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L’ultimo acquisto della società bolognese è approdato a Casteldebole proprio ieri per il suo primo allenamento con i compagni, purtroppo per i tifosi che ieri hanno assistito non si trattava di un nuovo giocatore scovato da Corvino, bensì di un drone: un velivolo munito di telecamera, nato per usi militari ma sempre più usato in ambiti sportivi. Come scrive Nicola Baldini sul Resto del Carlino, questo piccolo oggetto pilotato da un comando manuale, è stato voluto da Mister Donadoni, siccome ne avevano già fatto uso a Parma e l’esperimento sembrava aver dato i suoi frutti. Ciò consentirà all’allenatore e al suo staff di studiare durante gli allenamenti le movenze tattiche dei giocatori, soprattutto per quanto riguarda i meccanismi della retroguardia. Anche l’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, e quello dell’Inter, Roberto Mancini, hanno sperimentato questa nuova tecnica del drone nel corso del ritiro precampionato.  

Il drone non ha ancora svolto la sua consueta funzione di controllore dei movimementi tattici, perché quello di ieri è stato un allenamento orientato verso la parte atletica, per permettere ai giocatori di riprendere il ritmo di gioco dopo la sosta natalizia. Erano assenti Maietta, fuori per due giorni a causa di una botta alla caviglia, Brienza, alle prese con terapie precauzionali, e Destro , concentrato sul lavoro personalizzato. In campo è rivisto Pulgar, rientrato dal Cile, mentre a Krafth è stato risparmiato la parte atletica. 

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