RdC – Verdi, un goal tra presente e passato per diventare grande – 29 Apr

Una vigilia diversa da tutte le altre quella di Bologna-Milan, soprattutto se ti chiami Simone Verdi. Pochi mesi fa hai risposto picche ad una proposta allettante, quella di poterti giocare da subito le chances per lo scudetto. Finalmente sei riuscito a dimostrare il tuo valore con continuità, trovando una fiducia che probabilmente non avevi mai avuto. Ma non sei riuscito ancora a conquistare “La Scala del calcio”, un rammarico che pesa come un macigno, nell’anticamera di una sfida che per il fantasista numero 9 felsineo diventa importantissima. Già l’anno scorso, rientrante da un infortunio, scalpitava per far vedere a tutti di che pasta era fatto, cercando soprattutto lo sgarbo alla squadra che l’aveva lasciato andare così con leggerezza, finendo poi per non riuscire ad incidere nella gara, che verrà poi vinta dal Milan sotto numericamente di due uomini. Ma quest’anno la musica è cambiata: Simone sembra più tranquillo, sfoggia una maturità che l’anno scorso non aveva, forse frutto di quella sicurezza nei propri mezzi che solo i campioni hanno. All’andata aveva provato a lasciare l’amaro in bocca ai suoi vecchi tifosi, oggi ci riproverà tra le mura amiche, con la consapevolezza che gran parte della sua crescita passa dallo scalpo di una big. Finora il suo score complessivo recita 8 reti e 9 assist, un ruolino di marcia di tutto rispetto, con la doppia cifra delle marcature che è lì ad un passo e che cambierebbe molte cose, facendo risaltare il nome di Verdi ancora di più. Un’attenzione che porterebbe probabilmente Simone verso altri lidi, con prospettive più allettanti. Ed allora è giusto che il giovane fantasista provi a cimentarsi in sfide più ardue, su palcoscenici più importanti, ma sarebbe il lieto fine perfetto se prima lasciasse in dote un regalo. Magari tre punti contro il Milan?

(Fonte: Il Resto del Carlino; articolo di Doriano Rabotti)

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