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Remo Freuler: il pilastro del Bologna e della Svizzera

Remo Freuler è il centrocampista instancabile e insostituibile del Bologna e della Svizzera, fondamentale per entrambe le squadre

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Remo Freuler con la maglia del Bologna (© Damiano Fiorentini)
Remo Freuler (© Damiano Fiorentini)

Ci sono giocatori talmente importanti per una squadra che diventano veri e propri assi portanti, senza i quali l’intera macchina degli undici può iniziare a vacillare: è il caso di Remo Freuler. Il centrocampista elvetico, trentaduenne, noto per la sua resistenza e dedizione, non ha conosciuto pause significative dall’inizio della scorsa estate. Freuler, infatti, ha affrontato ogni impegno senza mai tirarsi indietro, gestendo ritmi a volte estremamente elevati e rivelandosi fondamentale per entrambe le squadre.

Dopo l’Europeo, conclusosi per la Svizzera ai quarti di finale contro l’Inghilterra, Freuler (autore, tra l’altro di un gol negli ottavi contro l’Italia) ha trascorso solo tre settimane di ferie prima di ritrovarsi già in ritiro con il Bologna. Da allora, il centrocampista ha continuato a giocare praticamente una partita a settimana. Anche nelle prime tre giornate di Serie A Vincenzo Italiano, non ha potuto fare a meno di lui, schierandolo sempre titolare.

Remo Freuler leader carismatico

Il suo ruolo è diventato ancora più cruciale in una stagione in cui il Bologna dovrà affrontare numerosi impegni.  Con Ferguson ancora in fase di recupero ed El Azzouzi fuori gioco per un periodo prolungato, Freuler è l’uomo su cui si poggia il centrocampo rossoblù.

La sua abilità di coprire il campo è, infatti, notevole. La scorsa stagione ha percorso una media di 11 km per partita e anche quest’anno è riuscito a mantenere un ritmo simile. La sua precisione nei passaggi è altrettanto impressionante, con un tasso di errore inferiore al 20%.

Ma non c’è solo un discorso tecnico da fare sul centrocampista svizzero. Il centrocampista è anche una figura importate nella squadra per il suo carattere da leader, silenzioso ma capace di trasmettere compattezza e grinta ai compagni. Ma la gestione di un giocatore così importante diventa una questione delicata per Italiano. Bisogna, infatti, evitare di affaticarlo eccessivamente, garantendogli invece quella freschezza e lucidità che gli consentono di esternare le sue qualità.

Fonti: Alessandro Mossini (Corriere di Bologna), Dario Cervellati (Stadio)

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1 Commento

1 Commento

  1. Maurizio Bergonzoni

    7 Settembre 2024 at 9:33

    per tutti questi motivi T. Motta lo ha sostituito in Bologna Juventus sul 3 a 0

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