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Repubblica Bologna: Non è solo questione di esonero

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L’opinione di Emilio Marrese in uscita oggi su Repubblica Bologna è decisamente severa nei confronti dell’ambiente rossoblù, ma tristemente supportata da dati abbastanza oggettivi per non essere presa seriamente in considerazione.

Secondo il tenico doveva essere la partita del rilancio, la partita che avrebbe reso felice ambiente e tifoseria, ed è finita 4-1 per la Sampdoria, con il Bologna che mette sul campo forse la peggior partita da quando è arrivato Inzaghi. L’allenatore da l’idea di non riuscire a fare molto rispetto al poco che si è visto fin’ora, e se è vero che gli errori clamorosi visti non si possono addebitare a nessuno che non sia chi li ha commessi, è vero che ci sono vari livelli di colpe. In campo vi sono giocatori che non migliorano, e reiterano errori colossali, giocatori che qualcuno ha comprato e non ha ancora sostituito in modo adeguato, e che l’allenatore continua a schierare.

Problema di giocatori quindi, di tecnico e di dirigenza, che ha plasmato una squadra che non appare tanto “Fire and Desire” come veniva definita in estate. Ed è difficile pensare, sottolinea Marrese, che ad Empoli la squadra cambierà rotta, ed allora si potrebbe passare da “Fire” a “Fired” (licenziato), con la società che già oggi dovrebbe fare qualche telefonata in giro. Ma attenzione: sarebbe l’ennesimo errore gestionale pensare che basti licenziare Inzaghi per risolvere il problema del Bologna. A gennaio urgono tre giocatori, ma giocatori veri, pronti per la Serie A e di indiscusso valore all’interno di questo campionato; un difensore, un centrocampista ed una punta. Non è importante la formula con cui arrivino, servono subito, servono pronti e devono dare la certezza di poter raddrizzare la situazione.

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