Bologna FC
REPUBBLICA: “Centro Tecnico: via libera il 28 marzo” – 24 mar
Come spiega nell’articolo su Repubblica online Luca Bortolotti, il centro tecnico del Bologna a Quarto Inferiore si farà, con buona pace di comitati e tifosi che continuano a contrastarne la nascita.
Ma non sorgerà sotto i tralicci dell’alta tensione: i campi verranno spostati quanto basta, fuori dall’area a rischio elettrosmog. Il via libera ufficiale ci sarà il 28 marzo, a chiusura della conferenza dei servizi, con le firme del Bologna, del Comune di Granarolo e della Provincia. Lunedì sera, intanto, in una nuova assemblea pubblica a Granarolo, verranno presentate le modifiche al progetto.
Sono le modifiche sulle quali s’è trovato un accordo di massima ieri mattina, in una conferenza dei servizi di passaggio che ha visto riuniti al tavolo il Bologna, gli enti e i tecnici ambientali. Giovedì le firme per rendere tutto ufficiale, e l’ok definitivo al progetto. Che era stato rimesso in discussione, come noto, dopo le proteste per la presenza in quell’area di tralicci dell’alta tensione. In sostanza, si tratta di riaggiustare la planimetria dei terreni, in modo che i campi da gioco restino fuori dall’area percorsa dai cavi elettrici.
Circa 6000 metri quadri del terreno originariamente assegnato al Bologna saranno ceduti al Comune di Granarolo per realizzare i tre campi di sua gestione (quello da 11, che era già fuori dall’area “calda”, e quelli da 7 e da 9, che saranno costruiti qualche metro più in là rispetto al primo progetto). In tal modo, anche questi tre campi si potranno realizzare subito. Nella zona sotto i tralicci resta solo uno dei campi da 7 del Bologna, “che useremo solo come campo di riserva, in caso di necessità”, assicura il presidente rossoblù Albano Guaraldi.
Questi, ricevuto l’ok definitivo, ha intenzione di partire subito coi lavori. “In un paio di settimane, iniziamo dal verde attorno al centro, piantando 1500 alberi – spiega Guaraldi -. Per quanto riguarda il mattone, ci sono da aspettare gli appalti, e per quello servirà più tempo”. “Abbiamo trovato una sistemazione che può dare ancora più sicurezza agli utenti, e anche gli enti hanno apprezzato un ulteriore impegno, che va oltre a quel che eravamo tenuti a fare”, commenta il sindaco di Granarolo, Loretta Lambertini. Infine, c’è l’ipotesi di interramento dei cavi dell’alta tensione, che dovrebbe essere studiata dalla società Terna, che pure nega di essere stata contattata a proposito. “Macché, con loro stiamo parlando da settembre – replica la Lambertini -. Con il nuovo assetto, comunque, tutti i campi sono fuori dalle interferenze. Se si potranno interrare i cavi, potremo poi costruirne altri anche in quella zona”.
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