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Repubblica – Contro l’Atalanta torna Skorupski, ma attento Lukasz: Ravaglia è in agguato
L’eroe che non ti aspetti, nella notte di San Siro. Federico Ravaglia, bolognese doc classe 1999, l’altra sera nello scontro di Coppa Italia contro i nerazzurri ha dimostrato a tutti il motivo per cui Motta ha scelto di schierarlo titolare. Rigore parato a Lautaro Martinez, attuale capocannoniere della Serie A, e porta inviolata per tutti i primi 90 minuti. Il suo muro cade solo ai supplementari per merito di Carlos Augusto, lasciato completamente libero di svettare in area di rigore su calcio d’angolo. Alla fine il Bologna vince lo stesso grazie alle giocate di Joshua Zirkzee, che come un performer incanta la Scala del calcio e ammutolisce 60 mila spettatori, ma gran parte del passaggio storico ai quarti è merito proprio dell’estremo difensore rossoblù.
L’esordio da incubo e la gavetta al Frosinone
Viene da sorridere adesso ripensando a quel 13 dicembre di tre anni fa: Il Bologna ospita in casa la Roma di Dzeko e Mkhitaryan (oltre che di un giovane Riccardo Calafiori, poi subentrato), e l’allora tecnico Sinisa in quell’occasione decide di far esordire fra i pali proprio Ravaglia, dall’inizio. L’esito però, è da dimenticare. Il giovane portiere viene travolto e nel primo tempo, da incolpevole, ne prende 5. L’estate successiva Ravaglia viene mandato in prestito al Frosinone, parentesi piacevole nella sua carriera che gli ha permesso di crescere molto, mentre nel 2022 è andato alla Reggina per soli 6 mesi, tornado in patria già a gennaio di quest’anno. Tutte esperienze formative, tappe di un percorso che lo ha riportato momentaneamente a giocarsi il ruolo da titolare per la porta dei felsinei, un ruolo che lui oltretutto ha ricoperto in tutti i settori giovanili.
Il ballottaggio con Skorupski
Prima della partita da titolare contro la Roma questa stagione Federico aveva giocato solamente 90 minuti, contro il Verona in Coppa Italia, portando anche a casa una porta inviolata. Domani alle 15 c’è l’Atalanta e probabilmente fra i pali tornerà Skorupski, ma sembra ormai abbastanza certa la prospettiva di una staffetta tra i portieri per le prossime sfide. Sappiamo bene che per Motta non esistono titolari inamovibili, e anche quanto piaccia al tecnico mettere tutti in discussione per poi premiare chi nella settimana si è messo in mostra negli allenamenti. In questo senso, l’abilità coi piedi di Ravaglia gli consente di avere un vantaggio che potrebbe aiutarlo a ribaltare le gerarchie, anche perché a Thiago serve proprio un portiere che velocizzi la manovra in costruzione. Lukasz è avvisato: attenzione a non commettere passi falsi dal momento che adesso c’è una concorrenza agguerrita.
Fonte: Stefano Brunetti, Repubblica
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