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REPUBBLICA: “Guaraldi cerca altri soci e spunta Fioranelli” – 24 mar

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L’articolo su Repubblica online dell’ottimo Simone Monari parte da una domanda: “Cosa ci faceva giovedì mattina Vinicio Fioranelli a Casteldebole?”

Di sicuro non passava da Bologna per caso, il noto e discusso agente Fifa, rimasto al centro tecnico quasi due ore. Bocche stracucite della dirigenza rossoblù, e naturalmente anche del diretto interessato, che ha lasciato in tutta fretta la sede del Bfc.

 

Che sia andato a proporre calciatori o possibili alternative a Pioli è quasi scontato. Fa quello di lavoro. Petkovic, il tecnico della Lazio, lo ha portato lui. E Jesse Fioranelli, uno dei due figli di Vinicio, è l’analista del computer, l’hi-tech man biancoceleste. Del resto il suo rapporto con la società capitolina è antico, ricordando la sua collaborazione con l’allora presidente Cragnotti. Ma il calcio è prima di tutto un lavoro, e infatti nel 2009 fu a un passo dall’acquisto della Roma, senza mai riuscirci e finendo anche agli arresti domiciliari a gennaio del 2011 con l’accusa di aggiotaggio. Nel corso dell’inchiesta furono sentiti come persone informate dei fatti anche Cazzola e Menarini, ex proprietari rossoblù. Perché anche qui a Bologna Fioranelli aveva fatto parlare di sé nel 2008, quando il presidente Cazzola trattava con Tacopina e il suo socio di minoranza, appunto Menarini, aveva allacciato rapporti con un gruppo anglo svizzero,la VS InvestmentGroup il cui portavoce era proprio Fioranelli.

 

Uomo di radicate conoscenze calcistiche, ma anche di consolidate relazioni nel mondo dell’imprenditoria. Viste le difficoltà in cui versa il Bologna è probabile che Fioranelli sia andato a proporre qualche partner al presidente Guaraldi, comunque rinfrancato dagli ultimi risultati. A quota 35 punti, infatti, un altro anno di serie A è praticamente garantito. «Si riparte da me», diceva non a caso l’altra mattina a Radio International il presidente. E magari da qualche altro investitore disposto a dare una mano. Non ad acquistare il Bologna a suon di aumenti di capitale senza liquidare chi è in sella, come invece vorrebbe fare Zanetti. Guaraldi non ha alcuna intenzione di farsi da parte, ma se trovasse qualcuno in grado di aumentare la liquidità potrebbe dare alla sua avventura quella progettualità tecnica che sin qui è mancata, pur fra risultati sorprendenti. I prossimi giorni chiariranno molte cose, quindi restiamo in attesa degli sviluppi.

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