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Resto del Carlino – Bologna: un catenaccio di altri tempi

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Franco Caniato nel suo articolo in uscita oggi su “il Resto del Carlino”, fa il punto sulla situazione attuale, fotografando un momento “senza grane”, più che di calma, in casa rossoblù. Due pareggi consecutivi hanno portato due punti in una classifica comunque deficitaria, sebbene le avversarie non abbiano fatto di meglio, ma con il calendario che prevederà il “boxing day” ed una partita anche il 29 Dicembre, non ci si può ancora riposare.

I punti sono arrivati con un cambiamento da parte di Inzaghi, racconta Caniato, ovvero con la presa di coscienza che la squadra è deboluccia, l’unico modo per fare punti è il classico catenaccio all’italiana, figlio e protagonista di un calcio che non c’è più, ma attualmente unico modo per il Bologna per non continuare a perdere. Quindi tutti arroccati in difesa, tutti concentrati a non far arrivare il pallone nel giardino di Skorupski e poco importa se poi non si riparte mai, l’obiettivo è non subire.

E la dimostrazione è che alla giornata numero 17, il Bologna per 80 minuti praticamente non abbia tentato di uscire dalla propria metà campo e le cifre del match sono chiare: il Bologna ha prodotto 1 tiro nello specchio della porta (ed il Parma neppure uno). Ed il problema si vede sottolineato anche da un altro dato: Palacio a quasi 37 anni gioca 90 minuti ed è il migliore tra i rossoblù, non solo per tecnica ma anche per corsa e pericolosità. Tutti problemi noti, e tutti problemi che Caniato segnala solo per obbligo di cronaca: secondo il giornalista ormai non c’è da arrabbiarsi o da insistere troppo, il progetto estivo è stato sbagliato e solo il mercato di Gennaio potrà risolvere la situazione.

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