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Resto del Carlino – Nuovo stadio, un’opportunità per il quartiere

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In un articolo in uscita oggi sul Resto del Carlino, a firma di Maria Letizia Camparsi, si tocca il tema del restyling del Dall’Ara dal punto di vista del Quartiere Saragozza. L’articolo della giornalista è infatti incentrato sulla ripresa economica delle attività del quartiere appena citato, nel corso di questa estate ma si spinge in avanti considerando cosa alcuni imprenditori locali e il Presidente del Quartiere Porto-Saragozza si aspettino dal futuro impianto sportivo.

C’è chi spera che venga almeno lasciata una palestra attiva durante tutta la settimana, c’è invece chi si augura che davvero diventi, come è effettivamente nelle intenzioni del Bologna, un polo di attrazione da vivere tutta la settimana, non solo per la partita di calcio. Ma c’è anche chi giustamente pensa alla sostenibilità e la vivibilità del quartiere chiedendo che vi sia una manutenzione ad ampio respiro e che soprattutto la zona rimanga “tranquilla”.

Quello con le idee più chiare è il Presidente del Quartiere Lorenzo Cipriani, che intervistato dalla Camparsi non pare avere molti dubbi: secondo lui dovrà cambiare tutto. In prima istanza la mobilità; non è più pensabile, secondo Cipriani, vedere il parecheggio selvaggio nei giorni delle partite. Saranno necessari parcheggi non solo nelle vicinanze dello stadio, ma anche in zone in cui lasciare la macchina in sicurezza per poi proseguire con un mezzo pubblico. Mezzi che dovranno essere intensificati e migliorati proprio in ottica di snellimento del traffico.

Ma non solo, sarebbe importante una riqualificazione del quadrante attorno allo stadio non solo in ottica viabilità. Sarebbe infatti importante, ridare spinta al Cierrebi, aggiunge infine Cipriani, per aiutare le famiglie della zona a fare attività, per loro e per i propri figli, senza doversi allontanare troppo dal posto di residenza.

Vedremo se quando partirà il restyling del Dall’Ara, ci sarà modo di pensare a tutte queste istanze e si riuscità davvero a rimodellare e riqualificare non solo la “casa” del Bologna F.C. ma una parte significativa del contesto in cui è inserita.

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