Bologna FC
Resto del Carlino – Questione di mentalità: Sinisa gioca la carta Velasco
Alla vigilia del match contro il Napoli Sinisa Mihajlovic aveva individuato il problema più grande della sua squadra in questa stagione: la mentalità. Un atteggiamento mentale altalenante di cui ne sono prova due partite giocate a distanza di pochi giorni: la convincente vittoria contro una squadra forte come la Lazio di Simone Inzaghi e la prestazione piuttosto incolore ed anonima contro il Cagliari, dove i rossoblù sono usciti sconfitti.
È chiaro che per costruire una mentalità vincente occorra tempo. Ma in soccorso del serbo, ieri, a Casteldebole ha tenuto un incontro chi del giusto atteggiamento mentale ne ha fatto un must per tutto il corso della sua carriera: Julio Velasco. L’argentino è stato allenatore della nazionale italiana di pallavolo nel periodo della “generazione di fenomeni”, due volte campione del mondo, tre volte d’Europa, e direttore generale della Lazio ai tempi di Sinisa Mihajlovic. Un profilo sicuramente di primo livello per cercare di dare basi solide e continuità ad una squadra troppo spesso timorosa. Il tecnico argentino è stato in visita al centro sportivo, su invito dello stesso Mihajlovic, e si è poi confrontato con il gruppo della squadra su temi delicati come motivazioni, spirito di gruppo, attenzione, cultura del sacrificio. L’allenatore dei rossoblù è convinto che i problemi di questo Bologna siano di natura caratteriale e motivazionale, non tanto a livello tecnico – tattico, come riporta nell’articolo di stamane Marcello Giordano.
Il serbo ha giocato una carta di assoluto valore con uno degli allenatori più vincenti nonché abile oratore per cercare di spronare e motivare la squadra prima di un ciclo importante di partite: il Bologna, a cominciare dal prossimo turno contro la Sampdoria al Dall’Ara, dovrà portare a casa più punti possibili onde evitare spiacevoli sorprese e ritrovarsi nella parte bassa della classifica.
Quello di Velasco è un ritorno in terra rossoblù dopo un precedente incontro – in quell’occasione solo con mister Mihajlovic – risalente a marzo 2019 in seguito alla sconfitta di Udine che avrebbe potuto gettare la squadra nello sconforto e minare l’agognata salvezza. Due anni fa, i rossoblù arrivarono decimi con un girone di ritorno da urlo. Oggi, le aspettative attorno alla squadra sono cresciute e tifosi e società sperano di poter vedere la formazione rossoblù navigare in acque tranquille, magari nella parte sinistra della classifica.
Fonte: Il Resto del Carlino, articolo di Marcello Giordano
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