Resto del Carlino – Serve una svolta: cambio pedine o cambio modulo?

“Non sono uno che si fissa sui moduli, studio sempre tutte le possibili soluzioni”, ha detto il tecnico Filippo Inzaghi fin dal primo giorno della sua avventura bolognese. Legittimo oggi chiedersi se non sia il caso di abbandonare il 3-5-2. E’ un dato di fatto che il modulo schierato fino a questo momento non ha dato i frutti sperati e in passato il tecnico ha utilizzato anche altre opzioni in corsa per crescere.

Riccardo Orsolini, in teoria, sarebbe perfetto come esterno di un tridente, ma in quel ruolo pure Okwonkwo e Krejcì potrebbero rendersi utili. Sicuramente una variazione di assetto potrebbe renderli importanti. Certo, virare su un 4-3-3 metterebbe in luce la contraddizione di aver lasciato andare Di Francesco per scambiarlo alla pari con Falcinelli. Nel caso in cui Inzaghi volesse insistere sul 3-5-2, allora però non scarti l’idea di cambiare qualche pedina: il già citato Orsolini, Svamberg (4.5milioni non potranno rimanere a lungo seduti in panchina), Mbaye (contratto rinnovato dal club in estate, ma il numero di minuti giocati equivale ai gol fatti dalla squadra).  Cambiare qualcosa è un rischio che varrebbe la pena correre, anche solo per poter affermare “le ho provate tutte.”

Da Casteldebole, la buona notizia è che l’affaticamento muscolare di Mattia Destro che mercoledì aveva messo in allarme i medici è un problema superato e ieri l’attaccante è tornato regolarmente ad allenarsi con il gruppo. La notizia cattiva, anzi terribile, è che Rodrigo Palacio continua a lavorare separatamente e probabilmente domenica non si accomoderà nemmeno in panchina. E’ possibile che tecnico e staff medico, a fronte di una guarigione più complessa del previsto, non intendano correre rischi e abbiano previsto il ritorno dell’argentino per Bologna-Udinese.

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