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Resto Del Carlino – Tra Top e Flop, le insidie del mercato di Gennaio

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Si sa il mercato di gennaio regala gioie e dolori, colpi che possono esplodere o mosse che non danno l’effetto sperato. Kevin Costant e Camilo Zuniga furono i primi due colpi invernali della gestione Saputo nel 2016. Dovevano essere i terzini “rinforzo” per Donadoni, che li ebbe a disposizione ma nemmeno se ne accorse. Floccari lasciò un piccolo segno a Bologna, ma troppo poco per essere il vice di Destro. Due goal, meglio di niente ma non quello che la società sperava. D’altronde la finestra di gennaio può regalare grandi colpi di riparazione, e tutti allenatori e tifosi aspettano che entri quella ventata d’aria fresca che può dare quel qualcosa in più alla propria squadra per la seconda parte di stagione. 

Dal mercato invernale del Bologna è passato di tutto: meteore e flop, ma anche pezzi da novanta e acquisti azzeccati. Prenderci è sempre difficile, lo è in estate, figuriamoci in inverno quando siamo a metà stagione. Sempre nel 2016 il Bologna mise le mani su Petkovic, attaccante croato proveniente dalla B. Era un azzardo e Petkovic infatti rubò la scena al Dall’Ara solo contro l’Inter, salvo essere ceduto prima al Verona e poi alla Dinamo di Zagabria dove è diventato una colonna portante della squadra in Champions ed Europa League e della sua nazionale. 

Se invece a gennaio si riesce ad azzeccare la mossa, allora le soddisfazioni sono dietro l’angolo. Orsolini per esempio è arrivato nell’inverno 2018 dall’Atalanta di Gasperini. La storia la conosciamo. Altri colpi pregiati della gestione Saputo soni stati: Dzemaili, nella stagione 2017-2018 dal Montreal. Roberto Soriano e Nicola Sansone arrivarono invece nel gennaio 2019 con Lyanco per rinforzare la squadra di Pippo Inzaghi, per poi goderseli Mihajlovic

Il pezzo più pregiato è arrivato a gennaio 2020, dall’Atalanta, prima che scoppiasse la pandemia: Musa Barrow, che è stato anche il più costoso con 13 milioni di euro più 6 di bonus. Il gambiano ha dimostrato subito tutte le sue qualità con 9 goal in 18 partite. Quel mercato fu molto proficuo, con la partenza di Ibanez, ma l’arrivo di Dominguez ed Emanuel Vignato, il quale però arrivò a Casteldebole l’estate successiva. Lo stesso Adama Soumaoro è arrivato nella finestra di gennaio 2020 ed oggi è uno dei titolarissimi. 

La lista di quelli che arrivarono a gennaio ma potevano tranquillamente rimanere fuori rosa sono tanti: da Constant a Zuniga, passando per Valencia, Nehuen Paz, Simone Romagnoli (oggi capitano dell’Empoli in Serie A), Edera, Antov e Faragò. Un piccolo appunto va alla vicenda Verdi. Il giovane attaccante rifiutò il Napoli di Ancelotti per rimanere a Bologna fino a giugno, quando poi partì per la stessa cifra offerta a gennaio direzione Napoli. Un gesto che fu molto apprezzato dai tifosi e dalla società.

Fonte: Resto Del Carlino – Massimo Vitali

 

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