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Restyling Dall’Ara: servono altri 50 milioni (Il Resto del Carlino)

Il club rossoblù ha tre anni di tempo per reperire i fondi decisivi per l’avvio dei lavori

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Parte oggi la campagna abbonamenti al Dall’Ara per la stagione 24/25 a Bologna
Stadio Renato Dall’Ara (© Bologna FC)

Ieri il Bologna ha firmato un nuovo accordo con l’azienda Webuild per i lavori di ristrutturazione dello Stadio Renato Dall’Ara. Un accordo valido da oggi fino al 2027, data di scadenza, entro la quale i rossoblù sperando di far partire i lavori per il rifacimento dell’impianto che, proprio nel 2027 compirà 100 anni.

Il comunicato del Bologna sull’accordo con Webuild ufficializza la crescita enorme dei costi dell’operazione. Il restyiling del Renato Dall’Ara, alla data di oggi, costerà in totale circa 200 milioni. Per avviare i lavori però ne serviranno almeno 160 a disposizione. Numeri esorbitanti se si pensa che nel 2016, data delle prime idee di ristrutturazione dell’impianto bolognese, la cifra totale dell’investimento era ipotizzata tra i 70 e gli 80 milioni.

La partecipazione del Bologna e del Comune non basta

Il progetto nel corso di questi 8 anni ha assunto dimensioni, in termini di investimenti, enormi. I 70/80 milioni, oggi, sono praticamente solo la parte che metterà il Bologna. O meglio che ha intenzione di mettere la proprietà del club rossoblù. A disposizione, infatti, per l’avvio del progetto ci sono circa 110 milioni. 40 sono quelli che ha stanziato il Comune di Bologna come proprietario dell’impianto. Altri 70, come detto, dovrebbero arrivare dai Saputo che hanno deciso di fare questo investimento importante, legati ormai strettamente alla città.

Ma non basta, per la partenza dei lavori, che dovrebbe coinvolgere anche l’investimento da 20/25 milioni sull’impianto provvisorio nell’area FICO, servono altri 50 milioni.

Dove reperirli?

Questi 50 milioni sono tanti, ma da qui alla scadenza dell’accordo sottoscritto con Webuild ci sono 3 anni per reperirli. 3 anni nei quali il Bologna dovrà trovare i soldi, dovrà definire gli ultimi dettagli con la Conferenza dei Servizi per l’arena provvisoria.

L’amministratore delegato Claudio Fenucci, visto che l’opera riveste una certa rilevanza in vista della candidatura di Bologna ad ospitare Euro2034, ha chiesto al Parlamento e al Governo di aprire un fondo per la ristrutturazione o costruzione degli impianti calcistici. Ad oggi, però, i soldi per il restyling del Dall’Ara il Bologna dovrà cercarli non nel pubblico, ma nel privato. Magari trovando l’accordo con qualche fondo d’investimento. L’accordo con Webuild, in questo senso, potrebbe anche attirare qualche contatto importante.

E se durante i lavori si potesse giocare al Dall’Ara?

Il progetto principale e per ora unico per la ristrutturazione dell’impianto di via Andrea Costa resta quello di traslocare per un paio di stagione in un’arena provvisorio, che come più volte detto dovrebbe sorgere nell’area FICO. Questo dettaglio, che dettaglio non è, potrebbe cambiare. Infatti, Webuild è anche la società a cui Milan ed Inter si erano rivolte quando in passato si era già paventata l’idea di ristrutturare San Siro continuando a giocare al suo interno durante i lavori.

L’impresa aveva prodotto un progetto che prevedeva questa possibilità. Non è quindi da escludere che lo stesso possa farsi anche a Bologna. Ma si tratta, ad oggi, di un’ipotesi, visto che dopo aver completato l’iter della Conferenza dei Servizi per il “nuovo Dall’Ara”, lo stesso organismo sta definendo i dettagli per l’approvazione anche per l’arena FICO.

fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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