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Riecco Martin Erlic: comincia l’operazione recupero?

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Martin Erlic in azione durante Bologna-Udinese
Martin Erlic in azione durante Bologna-Udinese (© Bologna FC 1909)

Due partite in meno di 72 ore erano un impegno gravoso per il Bologna, che ne è uscito indenne con due vittorie su due. Così Vincenzo Italiano ha dato fondo alle soluzioni del suo Bologna e dal primo minuto contro il Cagliari ha riproposto dopo quasi cinque mesi Martin Erlic.

Un’opportunità nata dalla necessità di fare ampio turnover da parte del tecnico rossoblù. Ma soprattutto un’occasione che arriva in un momento di crescita del Bologna che può aiutare Erlic a ritrovarsi al meglio. Questi mesi sono stati molto difficile. Erlic non è stato bocciato, semplicemente ha trovato di fronte a sé difensori di alto livello come Beukema, Lucumí e l’altrettanto bistrattato Casale. Era necessario essere solamente pazienti per l’italiano. Altrettanto bisognerà fare per il croato ex Spezia e Sassuolo.

Erlic, 67 solidi minuti

La difesa del Bologna con Erlic e Lucumí è stata tutto sommato solida. L’unica vera sbavatura è stata quella del gol. Una distrazione imputabile solamente ai terzini e a Lucumí, mentre Martin è l’unico veramente incolpevole nell’azione avendo seguito dall’inizio alla fine dell’azione l’inserimento centrale dell’altra punta Luvumbo. La sua partita è corsa via serenamente. Qualche anticipo, qualche contrasto. La sensazione, anche dai numeri, che potesse fare qualche cosa di più nei duelli.

Ma soprattutto la buona notizia: nonostante qualche imprecisione il croato è un giocatore affidabile anche col pallone tra i piedi. I 5 passaggi lunghi su 7 tentativi raccontano di un difensore in grado di impostare efficacemente. Certo, senza la stessa qualità di Sam Beukema, ma Erlic è solo una riserva (per il momento) e da tale va trattata. E i “soli” 67 minuti giocati non devono essere letti come una bocciatura (non ci sarebbe motivo), ma semplicemente come una gestione delle forze.

Concorrenza, infortuni e calciomercato

In questi cinque mesi Erlic poi non si è solamente seduto in panchina per scelta tecnica. A cavallo tra ottobre e novembre è stato un mese fuori per infortunio. In altre due occasioni ha dovuto rinunciare alla partita per altri piccoli problemini e qualche malanno. A gennaio, poi, ai problemi fisici sono subentrate le voci calciomercato. Alla fine il Bologna lo ha voluto tenere perché un intervento in difesa non era previsto e l’investimento sul difensore croato era stato comunque importante.

Motivo per cui, anche a gennaio, Erlic non si è quasi mai visto se non quando c’era da far rifiatare i compagni nel secondo tempo della sfida di Champions League contro lo Sporting Lisbona. E anche lì, il suo contributo è stato comunque sufficiente. Da Martin ci si aspettava e ci si aspetta che si faccia trovare pronto come è stato domenica. Per il momento niente di più. In futuro, se se sarà ancora a tinte rossoblù, potrebbe anche ambire ad una crescita perché ha talento e qualità fisiche per emergere. Come più volte dimostrato soprattutto negli anni allo Spezia.  È il momento di ridare fiducia a Erlic, è il momento di normalizzarne la presenza in campo. La base c’è ed è una prestazione sufficiente da titolare in una gara non facile.

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