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Roma vs Bologna 3 a 0: la cronaca del match – 7 nov

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Prosegue la striscia negativa di risultati per il Bologna. La sconfitta di stasera all’Olimpico contro la Roma è pesante, visto che i giallorossi si impongono per 3 a 0, grazie alla tripletta di Salah. Nelle ultime sei partite i rossoblù hanno raccolto la miseria di tre punti. Ma stavolta mister Donadoni non può neanche consolarsi con il bel gioco espresso. I felsinei erano in piena emergenza e contro un avversario sicuramente temibile, ma si poteva fare molto di più, considerato l’ottimo inizio degli ospiti. Andiamo però con ordine analizzando la Caporetto petroniana. Donadoni schiera uno strano 4-3-3, dettato certamente dagli infortuni e dalle squalifiche, ma anche da decisioni coraggiose e discutibili. Alex Ferrari, assente dalla scorsa stagione, viene preferito ad Oikonomou, il che lascia presagire a rapporti poco distesi con l’allenatore bolognese. Allo stesso tempo in attacco si vede il tridente composto da Sadiq, Krejcí e… Dzemaili! Lo svizzero, leader della rosa, deve essere il puntello, il baluardo del Bologna, colui in grado di pressare alto i portatori di palla capitolini. In mediana spunta Federico Viviani, per la prima volta in questa stagione schierato titolare con la maglia rossoblù. Nonostante questa formazione sorprendente, gli ospiti partono a razzo, mettendo in campo un’intensità fuori dal normale. Tutto questo agonismo, l’enorme velocità e il ritmo forsennato del Bologna colgono di sorpresa la Roma di Spalletti, che si trova con le spalle al muro. Come previsto da Donadoni, la difesa giallorossa non riesce a dialogare con il centrocampo stellare perché pressati altissimi dal furore del condottiero Dzemaili e dal fisico statuario di Umar Sadiq. Aumentano vertiginosamente le palle perse dai padroni di casa e il Bologna può attaccare a pieno regime. Dopo soli due minuti arriva pure la prima incredibile occasione da gol per il Bfc. Traversone di Taider verso il centro dell’area dove trova Krejcí: il numero 11 anticipa Bruno Peres e conclude con il destro. Il gol sembra cosa fatta visto che il ceco si trova a due passi dalla porta difesa da Szczesny. Eppure il piattone di Krejcí passa a lato del palo di qualche centimetro. Il giocatore si dispera, consapevole di aver sbagliato un gol già fatto, l’ennesimo di queste ultime gare. Il Bologna gioca dieci minuti di fuoco, lasciando alla Roma le briciole. Ma i giallorossi tornano a farsi sentire all’undicesimo minuto. Dzeko sorprende Krafth e Ferrari e ha campo libero per piazzare il tiro. Anche il bosniaco però fallisce il bersaglio grosso e calcia a lato della porta di Da Costa. Si rimane sullo 0 a 0, ma la parità dura poco e la Roma è una squadra a cui non devi mai concedere troppo perché prima o poi ti punisce. Lo capisce Ferrari al 13′ quando si fa dribblare come un birillo da Perotti e tutta la squadra ne paga il caro prezzo. L’argentino mette all’altezza del dischetto un buon pallone per Salah. L’egiziano si gira con il sinistro e la sua conclusione non è potente. Masina però combina un pasticcio anticipando un Da Costa pronto alla facile presa e spedendo il pallone in rete per il vantaggio romanista. Da questo episodio cambia totalmente il match. Il Bologna non rinuncia mai a giocare a viso aperto contro l’avversario pur sapendo che il contropiede è pane per i denti per gli attaccanti di Spalletti. Al 16′ proprio un’azione dei tre tenori offensivi, rischia di infliggere il colpo del ko a Donadoni e ai suoi ragazzi. Dzeko fa da sponda per l’arrivo in velocità di Salah, il quale prende in velocità Masina e mette un traversone in area, sul quale è in ritardo Perotti; l’argentino non ci arriva per qualche centimetro. Il Bologna però non smette mai di provarci e questo è un aspetto più che positivo. I rossoblù tornano a squillare con Sadiq al 29′, conclusione bloccata centralmente dal portiere romanista. Sono però occasioni isolate nel monologo dei padroni di casa. I felsinei occupano stabilmente la metà campo della Roma in attesa di trovare un varco per colpire. Tuttavia gli attacchi dei padroni di casa sono costanti e rischiano in più di una circostanza di piegare il Bfc. Al 30′ per esempio, Nainggolan conclude una bellissima manovra capitolina con un tiro a lato di un soffio che mette i brividi al popolo rossoblù. I petroniani vogliono intraprendere un braccio di ferro con la Roma già perso in partenza, ma è da apprezzare il coraggio. Gli emiliani infatti ci credono sempre e la testimonianza di questo aspetto avviene al 34′. Sadiq intuisce il retropassaggio errato di Juan Jesus e si butta nello spazio per anticipare Szczesny. L’estremo difensore ex Arsenal però non si fa sorprendere e compie un intervento pulito sulla palla anche se travolge Sadiq infortunandolo al ginocchio, anche se il nigeriano prosegue la sua gara zoppicando. Il Bologna comunque non demorde e si fa sentire al 37′ con il suo faro Dzemaili. Il 30enne si gira e dal limite dell’area calcia un potente destro ma centrale. Lo imita Sadiq tre minuti dopo con lo stesso risultato. Ciò dimostra che Donadoni ha inculcato alla squadra un certo tipo di idee di gioco offensive, ma è fondamentale essere cinici sottoporta o tutto è perduto e i punti vengono buttati al vento. Al di là dei meriti e dei demeriti dei rossoblù, c’è una Roma formidabile all’Olimpico, una squadra a cui non puoi concedere neanche un metro perché ne puoi pagare le conseguenze. Al 43′ Perotti si mangia un gol già fatto quando, servito da Salah, accarezza la rete esterna della porta di Da Costa con una conclusione a giro. Finisce il primo tempo con una Roma bella anche se non bellissima. I capitolini infatti hanno concesso qualcosa di troppo agli ospiti e hanno il grande demerito di non essere stati in grado di chiudere il match con il colpo del ko. Il Bologna quindi è stordito ma ancora in partita. Gli uomini di Donadoni non riusciranno a cogliere questa chance. La ripresa infatti vede in campo solo una squadra: la Roma. Il secondo tempo è un monologo a tinte giallorosse che ridicolizza il Bologna, cancellandolo dalla partita. Fin dai primi minuti si capisce che la musica è cambiata, più lieta e gioiosa per la Roma e più grave per i felsinei. Dal 47′ al 50′, in quattro minuti Dzeko ha ben tre occasioni da gol. La prima è un tiro deviato mentre le altre sue chance vedono il bosniaco impegnare un superlativo Da Costa che si supera in entrambe le situazioni. Il Bologna è sempre nella metà campo romanista ma i suoi attacchi sono poco convinto e pericolosi. La sostituzione di Destro al posto di Sadiq non cambia di molto le carte in tavola. La manovra rossoblù è troppo poco convinta e la palla circola lentamente e anche con una certa paura. Di conseguenza il Bologna arriva secondo su tutte le seconde palle ed esce sconfitto nella maggior parte dei contrasti. Per non parlare delle palle perse, dettate dalla paura per l’avversario. Piovono dunque i contropiedi degli uomini di Spalletti e non mancano le occasioni da gol. In tre minuti, dal 60′ al 62′, i romanisti hanno altrettante occasioni da gol. Dopo una bella parata di Da Costa ed un errore di Dzeko da due passi, al terzo tentativo Salah segna il tanto atteso 2 a 0. Strootman serve con un’imbucata magistrale Salah, il quale si vola a tu per tu con il portiere brasiliano e lo infila con un mancino chirurgico. Disastroso Ferrari nella circostanza: il bolognese non si abbassa e lascia l’egiziano in posizione regolare. Se ci fossero mai stati sogni di gloria nelle teste di Donadoni e dei giocatori, il gol dell’11 giallorosso li ha spazzati via tutti. Krafth prova qualche minuto dopo a risollevare la squadra con un colpo di testa però orribile sul preciso cross di Krejcí. La Roma vede il momento di estrema difficoltà petroniana e sa che è il momento giusto per il 3 a 0. 3 a 0 che arriva al 71′ con l’instancabile Salah che segna la sua tripletta, la prima in Serie A. Il gol è un totale disastro della difesa del Bologna che lascia tutto il tempo e lo spazio a Dzeko per calciare in porta. Il tiro del bomber romano è deviato in maniera non ottimale da Da Costa; sulla ribattuta Salah segna il terzo gol giallorosso. Non che ci fossero dubbi ma la partita a questo punto è davvero finita. Dzemaili è l’ultimo a mollare e anche al 75′ si inventa un bel pallone per Pulgar: il cileno calcia forte ma trova l’opposizione di Szczesny. Anche lo svizzero però si deve adeguare alla sofferenza della squadra. La Roma fa il gioco del gatto col topo e lascia sempre agli ospiti l’iniziativa, ma appena possibile cerca di arrotondare il risultato. Dzeko e Salah si trovano così a sfiorare il poker i due riprese, ma la partita era già finita negli spogliatoi alla fine del primo tempo. Inutile dunque infierire su un Bologna sempre domato. La partita finisce dunque 3 a 0.
Che dire di questa prestazione? La situazione d’emergenza in cui si trovava il Bfc rendeva praticamente impossibile fare di meglio, specialmente contro una Roma così in salute. Certamente andava fatto meglio, l’atteggiamento è stato quello sbagliato perché la squadra è sempre stata troppo lunga, concedendo praterie ai padroni di casa. Per non parlare del comportamento incomprensibile dopo lo svantaggio: i rossoblù si sono disuniti tantissimo e dispiace perché hanno perso senza lottare più di quel tanto. È stata una serata no, sotto ogni punto di vista. I ragazzi sono scesi in campo credendo di aver già perso, e allo stesso tempo Donadoni non ha convinto per niente nelle sue scelte. Perché schierare Ferrari centrale dal primo minuto? E perché non affidarsi a Rizzo sulla fascia destra? Sono tanti i punti interrogativi e di certo l’allenatore emiliano non è esente da colpe stasera. Tuttavia il problema sta a monte. Il Bologna sapeva che questa gara sarebbe stata veramente tosta e per questo andavano fatti più punti nelle partite precedenti. Non si poteva certo pretendere di andare a fare risultato a Roma con gli uomini contati quando contro il Sassuolo i bolognesi non sono riusciti a capitalizzare una partita dominata in lungo e in largo. Abbiamo perso troppi punti per strada e per questo la partita di stasera deve essere dimenticata in fretta per pensare a quella di domenica contro il Palermo. E al Dall’Ara non saranno concessi errori né di atteggiamento né di rosa perché conterà solo una cosa: vincere! Bisogna invertire questa brutta rotta per evitare tempeste e venti troppo pericolosi. Forza Bologna!

Fonte foto: Tuttosport.com

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