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Romanzo Rossoblù – Scacco matto in remuntada: tutti per uno, uno per tutti

Romanzo Rossoblù – C’era una volta Bologna-Cagliari…

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Riccardo Orsolini esulta in Bologna-Cagliari (© Bologna FC 1909)
Riccardo Orsolini esulta in Bologna-Cagliari (© Bologna FC 1909)

Lo Stadio Renato Dall’Ara ha fatto un’altra volta da teatro per la messa in scena della storia di una remuntada. In 90 minuti il Bologna ha raccontato la forza di una squadra che non si arrende mai, e che dopo la rimonta su Torino e Milan, ha la tempra per rimontarne un’altra, quella contro il Cagliari.

La squadra di Nicola arrivava a Bologna con un passo deciso e determinato. In testa l’obiettivo della vittoria per cercare di mettere fine alle sofferenze derivate da quella così pericolosa zona di classifica. Ma quando il fuoco arde sul campo del Dall’Ara, il pubblico soffia e alimenta il gruppo come benzina. E così ormai sappiamo che, quando gli altri giocano a dama, il Bologna gioca a scacchi.

La regina degli scacchi

Il Bologna è la vera regina degli scacchi di questa stagione. Nessuna pedina sacrificabile, solo alfieri pronti a dare il proprio contributo ad un gruppo forte, unito e consapevole che solo insieme si può arrivare allo scacco matto.

Capitan Remo Freuler e Lewis Ferguson, le Torri. Lo svizzero ha guidato ancora una volta i suoi alfieri sulla scacchiera del Dall’Ara, toccando quota 10 partite con la fascia da capitano al braccio. All’inizio della ripresa è subentrato anche il suo vice, Lewis Ferguson, per l’ennesima prestazione da regista: proteggere la propria base e tessere la tela della vittoria come unico obiettivo.

Jens Odgaard e Santiago Castro, i Cavalli. Gli unici pezzi che possono attraversare caselle già occupate da altri pezzi, sia amici che nemici: in gergo si dice che possono “saltare”. Così i due cavalli hanno hanno affrontato la partita, saltando da una casella all’altra, superando avversario dopo avversario, al servizio dei compagni.

Nicolò Cambiaghi, la Regina. Si può muovere su tutte le caselle della stessa traversa, della stessa colonna e della stessa diagonale, e se la zona di arrivo appartiene ad un alfiere avversario, Cambiaghi può catturarlo e sostituirsi ad esso.

Riccardo Orsolini, il Re. L’unico pezzo che in una partita a scacchi non può mai essere catturato. La sua doppietta ha ripreso e chiuso la gara, colpendo i sardi con uno scacco matto: la minaccia di cattura immediata. Sono bastati 9 minuti a Orsonalndo per riprendersi la scena e realizzare la sua prima doppietta stagionale, per il ritorno al gol in grande stile che mancava dal 18 gennaio.

Il Cagliari tenta di blitz, ma il Bologna detta il ritmo

Le partite a scacchi si giocano a tempo: ognuno dei due giocatori, dopo aver eseguito la propria mossa, ferma il proprio tempo e mette in moto quello dell’avversario, che così può rispondere. Ma non in questa partita. Il Bologna ha deciso di non concedere tempo al Cagliari, se non per un’unica mossa: quella del gol per il vantaggio sardo. Un breve respiro concesso alla squadra ospite, poi il Bologna si è ripreso la scena. Da quel momento, ogni mossa è stata un passo verso il dominio.

Nicolò Cambiaghi in Bologna-Cagliari (©Bologna FC 1909)

Nicolò Cambiaghi in Bologna-Cagliari (©Bologna FC 1909)

Tutti per uno, uno per tutti è l’essenza di questa squadra. Un gruppo dove nessuno è mai solo, nemmeno nei momenti di difficoltà, e dove anche chi siede in panchina sa che domani può diventare protagonista. Il Bologna ha vinto ancora e questa volta i 3 punti profumano d’Europa.

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