Bologna FC
RS-Corsera-Il nuovo stadio Dall’Ara- 25 Sett
Costruire una nuova casa per il Bologna è stato il sogno prima di Alfredo Cazzola, con il progetto Romilia e poi del suo successore Renzo Menarini. In entrambi i casi però non se ne fece nulla e i rossoblù, da allora, sono sempre rimasti a giocare in uno stadio che attualmente offre un panorama desolante rispetto ai palcoscenici calcistici di mezza Europa. L’idea del duo Tacopina-Saputo, che hanno scelto un approccio più morbido aprendo al dialogo con l’amministratore comunale, proprietaria dell’impianto di via Andrea Costa,è invece quella di ristrutturare il Dall’Ara. Gli americani sanno benissimo che i profitti derivanti dalla biglietteria e dalle aree commerciali dello stadio saranno in futuro sempre più determinanti. Il riferimento per l’ammodernamento è il masterplan della “ Nuova città dello sport”. Il progetto creato sotto la direzione del professor Tagliaventi prevede uno stadio, con una capienza intorno ai 28 mila posti tutti colorati di rossoblù, completamente coperto. Ovviamente la Torre di Maratona, che gli americani vorrebbero far diventare la sede del museo della storia del Bologna, sarà conservata. Oltre a questo si immagina una via Andrea Costa pedonalizzata, con il traffico veicolare che passerebbe da una galleria sotterranea. L’operazione, che secondo le previsioni di minima avrebbe un costo di circa 60 milioni di euro, sarà però possibile solamente con la concessione gratuita dell’area. Il sindaco Merola negli incontri avrebbe già offerto la sua disponibilità a concedere in comodato d’uso per 99 anni lo stadio, l’antistadio e alcuni terreni adiacenti, al Bologna. I terreni di quarto, che sono già di proprietà del club, sarebbero destinati ad attività commerciale, vista la vicinanza dal Caab, nel quale sorgerà la cittadella del cibo targata Eataly, e considerato che Joey Saputo, imprenditore nel ramo caseario sarebbe interessato a creare una sinergia con Eatalyworld. La sede degli allenamenti della prima squadra e delle giovanili dovrebbe rimanere Casteldebole. Andando in questa direzione hanno già contattato Marchesini, attuale proprietario del Centro Tecnico, per capire la volontà a cederlo.
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