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RS – Corsera – Intesa totale tra Merola e Saputo su stadio e business – 25 set

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Prima che ci fosse l’incontro tra gli americani e il sindaco Merola regnava un po’ di insicurezza da entrambe le parti. Il sindaco voleva essere sicuro che Tacopina e soci volessero andare fino in fondo nell’acquisizione del Bologna e gli americani non si fidavano dell’amministrazione, temendo tempi lunghi nella burocrazia. Dopo mezz’ora di incontro tutto è cambiato. Tacopina e Saputo hanno sciolto tutti i dubbi del sindaco e l’hanno convinto che è un’operazione ed un progetto serio.

E così Merola è passato da una posizione di scetticismo ad una entusiastica: “Ci sono tutte le condizioni per realizzare un progetto non di breve respiro e come sindaco sento la necessità di dire che la soluzione c’è, è possibile, è praticabile e mi auguro che presto si chiuda la trattativa e ci sia una nuova proprietà con la quale ci si possa confrontare per un progetto. Dico a Bologna e ai bolognesi che stavolta ci siamo, è un’occasione storica per il Bologna e per la città”. Detto in parole povere: “Guaraldi, è ora di chiudere”.

 

Le parole del sindaco hanno rovesciato la situazione e sicuramente confortano gli americani che hanno chiesto e ottenuto garanzie per il restyling dello stadio Dall’Ara. Il centro del colloquio di ieri è stato proprio il tema dello stadio e della sua riqualificazione. La preoccupazione degli americani è quella di perdere tempo con la burocrazia italiana, ma l’amministrazione comunale con Merola e gli assessori allo Sport, Luca Rizzo Nervo, e al marketing urbano, Matteo Lepore ha tirato fuori l’esempio di Fico, la fabbrica italiana contadina che il Comune ha autorizzato nel giro di sei mesi. Un esempio non casuale per due motivi: sia perchè strettamente collegato al caseario, settore dove Saputo esercita i suoi maggiori business nel mondo, sia perchè dimostra come Bologna sia in grado di attirare investitori stranieri, vedi Tojota e Philip Morris, per citarne alcuni.

 

Il sindaco si aspetta di vedere ora un master plan e un business plan sullo stadio ma ha aperto al progetto di Tacopina e Saputo: “Le loro proposte sono molto serie e noi abbiamo assicurato il nostro appoggio alle loro idee di ristrutturazione dello stadio che è di proprietà comunale. Sullo stadio il Comune ha da tempo previsto la possibilità di realizzare un polo sportivo, quindi anche gli usi commerciali sono ammessi”.

 

Merola è stato conquistato soprattutto dalla figura di Saputo, patron dei Montreal Impact e capo di un impero che fattura 10 miliardi e ha 13 mila dipendenti. L’imprenditore italo-canadese si è però mostrato ancora prudente sulla trattativa: “E’ ancora presto per decidere i termini affare e il mio coinvolgimento, ma nonostante abbia tante opportunità per comprare un club in Europa, ho scelto di interessarmi al Bologna. Ho parlato con Marco Di Vaio che mi ha detto bellissime cose su questa città, sul club e sui tifosi”.

 

Fonte: Corriere della Sera

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