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RS – Corsera: Lo strano destino di Caliendo e Fusco – 23 Ott

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Sabato in occasione di Modena-Bologna, le strade di due ex procuratori si incroceranno: stiamo parlando ovviamente di Antonio Caliendo e Filippo Fusco. Infatti, i due attualmente svologono ruoli completamente diversi dopo una vita passata a gestire calciatori e trattative per il loro trasferimento, con il primo che è diventato il Presidente del Modena e il secondo che invece è il nuovo diesse rossoblù a partire da questa stagione. In occasione di una cena a Modena i due si sono intrattenuti ai microfoni e hanno parlato di questa loro metamorfosi, con Caliendo che ha dichiarato: “Ho avuto Dunga, Trezeguet, Aldair, Caniglia, Batistuta e Maicon, e questi sono solo i primi nomi dei 140 giocatori che ho gestito. Ho lavorato tanto, ma sicuramente posso dire di essermi divertito. Poi ho ricevuto una chiamata d’aiuto per il Modena dove mi si chiedeva di trovare investitori e non ho saputo tirarmi indietro, arrivando addirittura a cacciare i soldi di tasca mia. Ora che sono Presidente ho il sogno di abbattere le barriere dentro lo stadio, altrimenti in caso contrario potrei fare qualche passo indietro. Fin qui però il questore di Modena mi ha dato tutta la sua disponibilità, cominciando con l’abbattimento della prima barriera nei pressi della curva“. Intanto Fusco ascolta attentamente le parole del suo ex collega e le condivide in pieno, magari ripensando nel frattempo a tutta la trafila fatta prima di diventare responsabile dell’area tecnica del Bologna FC, passando da Napoli a Foggia, fino a qualche esperienza di minore importanza in Spagna: “La differenza tra procuratore e diesse? Diciamo subito che si fa calcio in entrambe le realtà – afferma Fusco – sicuramente però nel secondo caso hai molte più responsabilità, dovendo dar conto alla società di tutto il tuo operato e dovendo creare un gruppo che porti poi ai risultati sperati“. 

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