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RS – CORSERA – Perez parte dalla panchina – 26 Apr

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In questi casi si potrebbe mutuare un termine dal tennis: “capitano non giocatore”. Il perchè è un misto di motivazioni, che nascono dall’esigenza di averlo vicino in uno dei momenti più difficili della storia recente dei rossoblù; Ballardini ha condiviso, scrive Ale Mossini nel suo pezzo odierno, la scelta, visto che EL Ruso, causa guai ai flessori, non sarà schierabile contro la Viola. La dietrologia, in questi casi, ci spingerebbe a sottolineare come questa situazione possa essere anche figlia di un rapporto “teso” col Presidente (Vi ricordate il Tweet di qualche settimana fa),lui che invece dovrebbe essere il legame forte con la società. Ma la sua onestà non dovremmo metterla in discussione: fu lui, dopo il primo erroraccio da cui scaturì il primo goal della Dea, a chiedere la sostituzione, conscio del suo non ottimale stato psicofisico. Se manca la sua vis guerriera, Perez non ha doti tecniche tali da potere sopperire e corre il rischio di diventare un “normale” giocatore di categoria. Lui che normale non potrà mai essere, dopo aver indossato la fascia della “Celeste”, Nazionale che fa della “garra” un principio fondamentale nell’affrontare il gioco del calcio. Quindi Diego si accomoderà in panchina, lasciando la regia della mediana a Khrin e Pazienza e a Lazaros, che avrà il compito di cucire ed inventare. Kone, trequartista, avrà il ruolo di rifinire e dare palloni giocabili a Bianchi, che rientra dal primo minuto in attacco (salvo ripensamento dell’ultimo minuto su Acquafresca). Su una cosa nessuno dei 23 convocati dovrà avere ripensamenti: la necessità di fare i tre punti per salvare una disastrosa annata. Stasera ore 18 si va in scena, con altre 25mila spettatori a fare il “12simo”.

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