Bologna FC
RS – Il Resto del Carlino – Scatta la missione Perez – 6 Febbraio
L’unica certezza e che non ci sono certezze. O meglio: se son rose e fioriranno, saranno in due a godere, Diego e il Bologna. Nel racconto odierno di Massimo Vitali, Perez, a dispetto dei quasi 33 anni, è ancora giocatore integro e carismatico, ed è uno dei valori aggiunti della squadra del tecnico Pioli là dove pulsa la vita di una partita cioè a centrocampo. Perez con Bologna ha un feeling splendido, nato e cresciuto in questi due anni di militanza con la maglia Rossoblù e su questa base di rapporto splendido con i suoi tifosi, ha chiesto di potere finire qui la carriera, all’ombra delle Due Torri. Si narra che la trattativa vera e propria, dopo ritardi e rinvii sia peritata ieri, quando il Dg Zanzi e l’agente del calciatore, Daniele Delgado, si sono ritrovati per porre le basi per un prolungamento che porti a chiudere la sua storia di calciatore qui a Bologna. Ieri quindi il primo abboccamento, essendo il giocatore negli emirati arabi per una amichevole contro la Spagna, ritenendo opportuno ritrovarsi, alla presenza del giocatore, fra una settima, provando a ricomporre la situazione contrattuale. Si perché ad oggi, pur non essendoci certezze su quanto è trapelato, la distanza fra domanda e offerta sarebbe importante sia sulla durata del contratto sia sul quantum da conferire al giocatore: due anni la proposta contro i tre della richiesta, un contratto economico che invece si baserebbe su un fisso di circa 500mila euro con una parte variabile legata a presenze e rendimento. Se la parte economica potrebbe essere in linea con le richieste, è quella sulla lunghezza che tiene ancora lontane le due parti. Ma qui, come spesso accade in queste situazioni, sono le motivazioni oltre che i soldi a potere fare la differenza, che darebbe una mano al buon esito della trattativa. Sia Perez chela sua famiglia non hanno mai nascosto di trovarsi bene nella Nostra città e, ulteriore motivazione, a Novembre El Ruso potrebbe ritrovare il suo grande amico che è Marco di Vaio, dato rientrante sotto le due torri per quella data con un possibile posto da dirigente. Certo che anche la Liga, e nella fattispecie l’Atletico di Madrid, ha il suo fascino e su questa partita vertono le maggiori motivazioni per un futuro diverso, dal punto di vista agonistico. Se son rose fioriranno, ma sicuramente non dovremo aspettare fino a maggio per sapere l’esito di questa trattativa.
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