RS – RdC – Bianchi e Gila, l’eredità mancata – 3 Mag

Volendoli paragonare, per i risultati della stagione appena passata, si fa particolarmente fatica. Uno è il passato, carico di rimpianti, l’altro è il presente, altrettanto carico ma di aspettative non corrisposte. Oggi giocano contro, come scrive Marcello Giordano nel suo articolo odierno, e per il secondo l’aspetto della classifica è,notoriamente, drammatico. 

Il primo, Alberto, a Bologna aveva saputo rigenerarsi, trovare un pubblico che lo aveva accolto e apprezzato (nonostante avesse preso la pesante eredità di Marco Di Vaio) e riprendersi, addirittura, la maglia azzurra,con tredici reti al suo attivo. Non lo stesso percorso ha perseguito l’ex capitano granata: solo 3 reti all’attivo,di cui 2 nella stessa partita (col Napoli) dove sembrava che la sorte fosse cambiata.  Niente da fare. E dire che c’erano tutti i presupposti perchè Gila rimanesse sotto le due Torri: invece gli scambi, che nel Gennaio dell’anno scorso, erano dati per “fatti” si sono dissolti in estate e Gilardino è rimasto sotto la Lanterna, sponda Genoa. Così il Bologna vira su Bianchi e lo contrattualizza con un triennale intorno al milione, sperando che la cura Bologna ripeta il “Miracolo” (che puntualmente si era materializzato con Baggio, SIgnori, Di Vaio e Gilardino). Purtroppo il tabellino di Rolando racconta che l’incantesimo si è interrotto, a tal punto che a Verona un semplice calcio di rigore (vitalissimo per l’asfittica classifica felsinea) non ha dato gli esiti aspettati. Domani al Ferraris forse l’ultima chanche: non ci saranno ricorsi in appello, perchè sbagliare il match di domani ci potrebbe vedere inghiottiti dalla Serie B. Con buona pace di tutti, ma non quella dei tifosi.

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