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Bologna FC

RS – Rdc – Cinque vittorie su sei partite, si può fare ancora meglio – 9 feb

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Molto spesso nel calcio contano i numeri. Se prendiamo quelli del Bologna ad oggi – secondo posto in classifica e 16 punti su 18 conquistati nelle ultime 6 partite – non si può fare altro che elogiare il lavoro svolto fin qui dal tecnico Lopez. Gioco alla mano però, qualche dubbio sulla bontà delle sue scelte ti sorge spontaneo. Il tecnico uruguaiano, si sa, predilige il gruppo, come si era capito fin da luglio, poi viene tutto il resto. E pazienza se in quel “resto” c’è pure Gastaldello, che è l’emblema del Bologna di scorta (e di lusso) portato in dote dalla proprietà a gennaio e che, inaspettatamente, oggi deve sgomitare per ritagliarsi un posto da titolare. Per Lopez, se il “calciatore” che fin qui ha portato più acqua al mulino rossoblù è proprio il gruppo, non c’è ragione di sostituirlo. Del resto è difficile mettere in discussione un allenatore di una squadra che ha vinto cinque delle ultime sei partite e che viaggia solitaria all’inseguimento della capolista Carpi. Tanto più se sono proprio gli uomini che questo allenatore ha sempre difeso a togliergli le castagne dal fuoco: con Lanciano e Perugia ci ha pensato Cacia, con Virtus Entella e Crotone è stato il turno del bomber di scorta Laribi e sabato allo Scida è salito in cattedra anche Coppola, il portiere che Lopez ha preteso non fosse messo in discussione, quando nel mercato di gennaio si parlava di rivoluzione tra i pali.

 

Sembra tutto perfetto in questo Bologna. In realtà, però, qualcosa si può anche rivedere. Perché la formazione rossoblù ha sì portato a casa 16 punti sui 18 disponibili, ma raramente ha brillato per qualità del gioco e per la capacità di proporsi in fase offensiva. Anche a Crotone, la partita ha girato subito verso una piega favorevole, prima per un goal ingiustamente annullato agli uomini di Drago poi , sei minuti dopo, per un “gollonzo” di Laribi che pare più un “autogollonzo” dell’ex Stojanovic. Si chiamano episodi ed è merito della squadra farli propri alleati. Ma c’è un altro alleato a cui Lopez, fin qui, ha fatto ricorso con il contagocce: i rinforzi di gennaio. Pretendere di vederli in campo tutti e subito non sta in nessuna logica di squadra, però lasciare in panchina gente del calibro di Gastaldello, Krsticic e Mancosu, per la Serie B è tanta roba. Da qui al 29 marzo, giorno dello scontro diretto tra Bologna e Livorno, il calendario appare più abbordabile (in sequenza propone Ternana, Cittadella, Vicenza, Varese, Modena e Trapani) e Lopez potrà inserire con calma tutti i nuovi arrivati per mettere il turbo ad un Bologna che ha voglia di Serie A.

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