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RS – Rdc – Dall’Avellino all’Avellino: ecco cosa è cambiato – 7 mag

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Come all’andata anche in questo ritorno la partita con l’Avellino sarà uno snodo cruciale per la stagione del Bologna. Al Partenio, un girone fa, la sconfitta era servita per ridare slancio ai rossoblù ch erano finiti in una serie di risultati negativi senza fine. Quella notte la squadra (ancora) di Lopez aveva toccato il fondo, cogliendo il terzo ko nelle ultime otto partite con solo una vittoria all’attivo (2-0 al Bari) e quattro pareggi. Una partita incredibile in cui era successo di tutto: prima il brutto infortunio di Morleo a metà primo tempo, poi l’espulsione di Matuzalem, il goal degli irpini e l’espulsione finale di Ceccarelli. Rimasti in nove i rossoblù, però, ebbero una grande reazione, che pur se non servì per il risultato, restituì un po’ di consapevolezza nei propri mezzi per le gare successive.

 

E infatti dopo quella partita, il Bologna inanellò una striscia di otto risultati utili consecutivi che aveva cementato il secondo posto. Fino alla notte del 27 febbraio quando il Vicenza espugnò il Dall’Ara e aprì uno stato di crisi finito sabato scorso con la caduta a Frosinone e il conseguenze esonero di Lopez. Ora è vietato sbagliare. Servono nove punti nelle ultime tre gare per sperare in una caduta del Frosinone o, quantomento, per avere una posizione più ‘agevole’ nei playoff. La cura Rossi sembra aver rivitalizzato l’ambiente ma occhio agli irpini che arrivano dalla vittoria in rimonta contro il Pescarae sembrano in ripresa. Il successo che mancava da quattro turni ha rianimato la squadra di Rastelli che ieri si è presentato in conferenza stampa un po’ a sorpresa per chiedere a tutti di “sotterrare l’ascia di guerra” perché “uniti si vince”.

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