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RS-RDC: Diamanti-Bologna, per ora più no che si – 06 ago
“Diamanti non s’ha da fare. Non adesso, almeno.” Inizia così un articolo de “Il Resto del Carlino” che racconta di come al momento un ritorno di “Alino” in rossoblù sia un’ipotesi e nulla più, con tanti fattori discutibili da studiare, a cominciare dall’interesse stesso della società, poco propensa per ingaggiare “cavalli di ritorno” e over-30. Diamanti, 32 anni, si lasciò inoltre non benissimo con il Bologna nei primi di febbraio del 2014, ceduto da Guaraldi a mercato già concluso, innescando una depressione che avrebbe poi portato una squadra già fragilissima a scendere nell’inferno della B. Era il capitano, era il simbolo della squadra, avrebbe dovuto opporsi, rimandare, questo il pensiero di una tifoseria che oltretutto non ha apprezzato la sua ultima esperienza alla Fiorentina, con la maglia viola da lui definita “la maglia dei sogni”. Diamanti tutto questo lo sa, ed è per questo che ancora non si è offerto “anima e cuore” a Corvino, consapevole che i rischi potrebbero davvero essere troppo superiori agli eventuali vantaggi, condizionando questa esperienza. L’ingaggio inoltre è di quelli importanti, 3 milioni annui, il doppio di quanto percepito da Destro, per esempio. Quindi? Difficilmente “Alino” tornerà sotto le Due Torri, più probabile un ritorno in Inghilterra (dove giocò nel 2009 con la maglia del West Ham) con Watford e Aston Villa che sembrano più che interessate.
“Diamanti non s’ha da fare. Non adesso, almeno.” Inizia così un articolo de “Il Resto del Carlino” che racconta di come al momento un ritorno di “Alino” in rossoblù sia un’ipotesi e nulla più, con tanti fattori discutibili da studiare, a cominciare dall’interesse stesso della società, poco propensa per ingaggiare “cavalli di ritorno” e over-30. Diamanti, 32 anni, si lasciò inoltre non benissimo con il Bologna nei primi di febbraio del 2014, ceduto da Guaraldi a mercato già concluso, innescando una depressione che avrebbe poi portato una squadra già fragilissima a scendere nell’inferno della B. Era il capitano, era il simbolo della squadra, avrebbe dovuto opporsi, rimandare, questo il pensiero di una tifoseria che oltretutto non ha apprezzato la sua ultima esperienza alla Fiorentina, con la maglia viola da lui definita “la maglia dei sogni”. Diamanti tutto questo lo sa, ed è per questo che ancora non si è offerto “anima e cuore” a Corvino, consapevole che i rischi potrebbero davvero essere troppo superiori agli eventuali vantaggi, condizionando questa esperienza. L’ingaggio inoltre è di quelli importanti, 3 milioni annui, il doppio di quanto percepito da Destro, per esempio. Quindi? Difficilmente “Alino” tornerà sotto le Due Torri, più probabile un ritorno in Inghilterra (dove giocò nel 2009 con la maglia del West Ham) con Watford e Aston Villa che sembrano più che interessate.foto: zimbio
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