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RS – STADIO: Ballardini insegue la terza impresa – 10 apr

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Domenica al “Dall’Ara” andrà in scena un derby emiliano tra Bologna e Parma molto importante per i tifosi, per i giocatori, per le società che inseguono i propri obbiettivi, seppur diversi: i ducali tentano di riprendere la corsa lanciatissima che li ha portati a ridosso della zona-Europa, i felsinei al contrario di acchiappare per la coda una salvezza che è sembrata più volte fuggire ma che incredibilmente è ancora lì.
Sarà una sfida tra due tecnici coetanei e simili nel credo tattico, ma con il destino prossimo che non potrebbe essere più diverso.
Roberto Donadoni, dopo essersi bruciato con una Nazionale che forse non meritava di prendere in carico ma dalla quale con il senno di poi non meritava nemmeno di essere allontanato, a Parma si è rifatto una verginità: strepitoso ottavo posto due stagioni fa, con l’esaltazione di un Giovinco mai più rivisto a quei livelli, poi un decimo posto frutto di una partenza esagerata e quindi quest’anno un altro capolavoro. Quasi un intero girone da imbattuto ed un Cassano tornato addirittura in orbita Nazionale che vale l’attuale sesto posto con vista Europa. Il suo nome è sulla bocca di diversi club di livello, e male che andasse potrebbe rimanere in giallo-blù dove ha un futuro assicurato.

Assicurazione che manca invece a Ballardini, che ha fatto quello che ha potuto con una squadra costruita male e rivelatasi sul campo addirittura peggiore del previsto: il tecnico di Ravenna ha preso il Bologna a Gennaio e ci ha provato, ha testato moduli e giocatori diversi, ha rispolverato Paponi e si è affidato agli “UFO” Friberg e Ibson, autentici oggetti misteriosi. Difesa a 3, difesa a 4, con la coperta che si è rivelata quasi ogni domenica davvero troppo corta. Il futuro? Imperscrutabile, come del resto quello della società, con un Guaraldi demotivato che annuncia la cessione del club senza che nessuno si smuova per prenderselo. Con il prossimo campionato che non si sa se sarà massima serie o cadetteria, e probabilmente il dubbio verrà sciolto solo all’ultimo. Difficile dire quindi dove allenerà Ballardini la prossima stagione, ma intanto c’è da finire questa, sperabilmente nel miglior modo possibile. Ecco perché il tecnico dopo aver tanto sperimentato ha annunciato di aver trovato certezze e gerarchie. Ecco perché il modulo sarà il 3-5-2 ed il nucleo di giocatori a cui affidarsi sarà ridotto a 14-15 elementi. 
Per salvarsi questa squadra ha bisogno di certezze, tali da permettergli di affrontare le gare che mancano da qui alla fine come autentiche finali.
Ballardini è un esperto in salvezze, ha già compiuto in carriera queste imprese: a Cagliari prese la squadra all’ultimo posto e la salvò agilmente, con il Genoa si ripeté nello stupore generale. Il tecnico rossoblù sa come salvarsi quindi, o almeno questo è quello che sperano i tifosi della squadra che un tempo ormai lontanissimo faceva addirittura tremare il mondo. 
La palla, adesso, passa a Kone e compagni. 

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