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Bologna FC

RS – STADIO: Bologna, fine pena mai – 08 set

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A vedere, seguire, amare il Bologna c’è da deprimersi. Lo sottolinea l’odierna edizione di “Stadio”, raccontando di una squadra incapace di imporsi in casa anche ieri contro la matricola Entella, presentatasi priva di numerosi titolari e che non solo pareggia, ma finisce per non vincere unicamente per i propri infondati timori reverenziali e per un rigore solare che le viene negato dall’arbitro Merchiori di Ferrara. In settimana Maietta e Troianiello avevano sottolineato quanto non potesse essere la maglia, il semplice “noi siamo il Bologna”, a portare punti alla causa di Lopez e i suoi uomini. Invece, come detto, probabilmente è stato il solo blasone societario rossoblù a impedire agli ospiti di fare punteggio pieno, errori arbitrali a parte.


Pronti, via e subito svantaggio. A dirla così verrebbe quasi da ridere. Al primo affondo (2° minuto) gli ospiti passano, e a dire il vero non è neanche un affondo: trattasi di un cross di alleggerimento dalla trequarti destra da parte di Mazzarani. Paez salta a vuoto, lasciando a Sansovini tutto il tempo di controllare e superare Coppola. Il Bologna è sotto shock, per i tifosi è un incubo che si ripete, e si ripete ancora e ancora. L’Entella, pur privo di diversi giocatori di spessore, è in palla: ancora Sansovini e poi Moreo sparano alto da buona posizione. Nel secondo tempo Lopez prova a scuotere i suoi, mette Pasi per Casarini e passa al 4-2-3-1. Arriva finalmente il pareggio, un bel cross di Troianiello (molto impreciso in altre occasioni) che Cacia infila nella porta avversaria da bomber consumato qual’è. Il Bologna però non è che convinca molto di più: giochicchia, tiene palla, ma non riesce mai ad affondare. Rischia però di sprofondare quando Matuzalem alleggerisce male un pallone a Paez: Sansovini anticipa lo spagnolo e vola in porta, o almeno lo farebbe se il giovane iberico proveniente dal Liverpool non lo stendesse in area. Rigore solare, ma l’arbitro clamorosamente lascia continuare. E così finisce la gara, con un Bologna indietro di condizione e di idee, con una vittoria che non arriva da marzo e con un pareggio per cui alla fine bisogna pure ringraziare. Dai propositi di promozione a un punto in due gare contro due neo-promosse. L’agonia, per chi ama il Bologna, sembra davvero non avere mai fine. 

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