RS-STADIO: Bologna saluta Nielsen – 13 ago

Assolutamente da leggere, nell’edizione odierna di “STADIO”, il toccante ricordo che Furio Zara traccia di Harald Nielsen, centravanti dello Scudetto del ’64 scomparso due giorni fa. Il giornalista omaggia il danese partendo dai tempi più recenti, da quel giorno di settembre dell’anno scorso, quasi un anno fa dunque, da quel Bologna-Entella preceduto dalla visita al Dall’Ara di Nielsen. Che ormai è anziano, ovviamente, e saluta tutti i suoi tifosi nel cinquantenario di quella meravigliosa impresa tricolore. Zara ricorda che quando stava uscendo dal campo, per un momento, il vecchio bomber si voltò e si stropicciò gli occhi per poi chiuderli un attimo. “Allora – ingenui e distratti – pensammo che riparasse lo sguardo dalla frustata del sole, stava invece proteggendo se stesso dal dolore che lo stava assalendo, lì, al Dall’Ara, in un teatro che un tempo era stato suo e in un’età che l’aveva conosciuto giovane e forte di quella luce che a vent’anni sguinzaglia la gioventù, e quella corre, come un cane davanti ad un prato.” Ed ecco quindi il giornalista raccontare ai pochi che non sanno chi fu Harald Nielsen, detto “Dondolo” per la capacità di ciondolare davanti agli avversari, in area, per poi trafiggere i portieri con stoccate improvvise. Che belli devono essere stati quegli anni, che bello era quel Bologna che giocava come in Paradiso. E che personaggio era Nielsen, che smise neanche trentenne per via di tanti acciacchi, che all’Inter, al Napoli e alla Sampdoria fu comparsa ma a Bologna fu grandissimo, miglior centravanti nella storia dietro al solo Angelino Schiavio, eroe però di anni in cui il calcio era decisamente un altro calcio. Sapeva fare poche cose, “Dondolo”, ma una di queste era segnare e tanto bastava. Bologna non lo dimenticherà mai.

foto: bolognafc.it

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