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RS – STADIO: Civolani: “Se si ammala Cacia chi segna?”

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Tagliente e diretto come sempre, Gianfranco Civolani non può esimersi dall’esprimere tutto il suo pessimismo dopo il tremendo avvio di stagione che ha visto il Bologna in crisi di risultati e di gioco. 
“E dunque da dove vogliamo incominciare? Per esempio da una difesa che imbarca acqua per ogni dove o da un centrocampo che si muove al ritmo di un valzer lento o da un attacco che se non fa gol Cacia, bè, siamo proprio alla rovina. E allora cerchiamo di capire meglio cosa non va e partendo proprio dall’ovvia considerazione della pochezza di una squadra oggi senza capo nè coda. E in effetti c’è un problemone fisico-tecnico perché questo poverissimo Bologna conta troppi giocatori fuori condizione e magari incorporati solo perché il dinamico Fusco ha fatto i salti mortali per reclutare un bel po’ di gente a prezzi stracciati e naturalmente quasi la metà dei giocatori reclutati potevano essere in condizioni di normalità lasciati dov’erano.”Difficile dargli torto, visto che teoricamente si parlava di lottare per tornare subito in A e ora, viste le premesse, c’è quasi da rassegnarsi all’ennesimo annus horribilis. Anche perché con quello dello scorso anno questo Bologna ha in comune anche il mal di gol, l’incapacità di creare occasioni convincenti e l’assenza di uomini adeguati nel metterla dentro. O meglio uno c’è, Daniele Cacia, “ma se putacaso al buon Cacia un sabato mattina gli arriva addosso una febbricola, poi i gol chi li fa se è vero che quasi tutti i giocatori rossoblù in carriera si sono sempre e puntualmente distinti per la loro acclarata avversione al gol?”
Per Civolani la soluzione è, magari, cercare altre soluzioni tattiche, un altro modulo “che al momento non può essere il 4-3-3 se non hai ali di ruolo capaci di saltare l’uomo e ricordando che il 4-3-3 lo praticavano il Bologna di Ulivieri con Nervo e Kolyvanov alle ali o anche il Bologna di Mazzone con quel Binotto che aveva un primo passo mortifero per tutti.” Lontani i tempi di Nervo, Kolyvanov e Binotto. Civolani nostalgicamente guarda però ancora più lontano, ricordando Harald Nielsen presente domenica al “Dall’Ara” e ricordando la sua strepitosa media reti di quasi un gol ogni due partite, media che “nella gloriosa storia rossoblù l’hanno superata soltanto Schiavio e Puricelli”. 

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