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RS – STADIO: Contro il Catania nessuna rivoluzione – 07 mag

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Catania e Sassuolo, nell’ultima giornata, hanno cambiato le prospettive di salvezza rossoblù, rendendole più fosche. Anzi, a dire il vero lo hanno fatto rispettivamente Roma e Fiorentina, seconda e quarta in classifica, che sono crollate sotto i colpi di squadre in zona retrocessione. Comunque, invertendo i fattori, il risultato non cambia: è dura, per il Bologna. Una situazione senza uscita, una vittoria che sarebbe comunque servita domenica diventa vitale.
Per inseguirla, Ballardini predica la strada della prudenza: abiurata la difesa a 4 provata a marzo, subito accantonato il 4-3-3 testato in allenamento la scorsa settimana ma poi non utilizzato contro il Genoa, la strada da percorrere rimane quella del 3-5-1-1 utilizzato per gran parte della stagione. Stesso modulo, stessi uomini, una scelta forse poco coraggiosa ma che può significare anche saggezza: che senso avrebbe tentare rivoluzioni a due giornate dal termine?

Così contro il Catania di Bergessio, Lodi e Barrientos il Bologna si schiererà con gli stessi uomini che hanno pareggiato una gara che poteva essere vinta – con un po di convinzione e di fortuna in più. Curci tra i pali, difesa a 3 con Antonsson, Natali e la novità Mantovani, che rileverà lo squalificato Cherubin come centrale di sinistra. Garics e Morleo sulle fasce, nel mezzo Khrin e Lazaros sicuri, il terzo posto se lo giocano Friberg e Pazienza con lo svedese favorito perché Pazienza prenderebbe il posto di centrale naturale, ruolo dove Khrin si disimpegna meglio che da interno. In attacco il consueto 1+1 con Kone pronto a svariare e ad inserirsi negli spazi teoricamente aperti da un Bianchi che ieri in allenamento è parso pimpante.

Cercando di dimenticare che appena un paio di settimane fa il tecnico aveva stabilito delle gerarchie che vedevano punti fissi Pazienza e Cristaldo, adesso destinati alla panchina, e Friberg decisamente poco adatto alla Serie A. Pazienza, l’importante è crederci, sperando che se capiterà una palla gol Bianchi si deciderà a timbrare il quarto (sic!) gol stagionale, che la difesa reggerà, che il miracolo arriverà. La città vuole crederci, alla squadra realizzare l’impresa. Il Bologna si gioca tutto, con gli stessi uomini e lo stesso modulo con cui finora ha deluso: ma si sa, il pallone è rotondo…

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