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Bologna

RS – STADIO: Decisivi i cambi e il ritorno della difesa a 3 – 6 Apr

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E’ stata la panchina, l’arma tattica che ha permesso al Bologna, di pareggiare a San Siro; sono stati infatti i cambi a dare il contributo determinante per il risultato finale. Ballardini, da “innovatore” qual’è,  ha ridisegnato, pr l’ennesima volta la squadra rispetto alle ultime due sconfitte e ha riproposto la difesa a tre che era andata in soffitta dopo il ko di Livorno. Il modulo a tre si è dimostrata la scelta azzeccata, visti gli esiti  degli attacchi nerazzurri, che solo due prodezze dell’argentino Icardi sono riuscite a scardinare la difesa felsinea. Il solo Mantovani non è stato all’altezza di un reparto, che mai ha sbandato di fronte alle tre punte interiste.  Oltre alla difesa, occorre segnalare il pressing a metà campo dei ragazzi di Ballardini, col quale la squadra rossoblù ha ritrovato il coraggio e il bandolo di un incontro che ha riagguantato due volte evidenziando l’incapacità dell’Inter di tenere il risultato. Un Mazzarri che ha masticato amaro ai microfoni di Sky, per l’incapacità della sua squadra di portare a casa il bersaglio grosso:  Cambiasso e compagni non vincono da quattro incontri e nelle ultime tre partite a San Siro hanno collezionato due pari e un ko con la difesa spesso sul banco degli imputati. Un motivo ci sarà?

Ma dicevamo dei cambi: l’ingresso di Acquafresca (nella foto), al di là dello sciagurato match point sprecato nel recupero, ha dato un segnale importante e inserendolo Ballardini ha fatto capire di non volersi accontentare del pareggio ma voleva credere nell’impresa a San Siro, di voler a tutti i costi rimontare uno svantaggio che per il Bologna in quel momento non era meritato. Un altro attaccante, Diego Milito, è invece entrato per l’assalto finale, con il punteggio di nuovo sul 2-2 e ha calciato su Curci il rigore che l’Inter aspettava da 33 giornate. Quelli dei due attaccanti sono stati errori pesanti che però probabilmente avranno un peso specifico diverso nel futuro delle rispettive squadre perché, se il Bologna ha fatto un passo in avanti importante verso la salvezza grazie a una prestazione attenta, l’Inter adesso rischia di perdere anche il quinto posto e forse l’Europa League che Thohir vuole con tutte le sue forze.

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