Bologna FC
RS-STADIO: Defrel e gli altri – 15 giu
Dieci giorni. Ecco quanto manca alla scadenza massima per la risoluzione della comproprietà di Gregòire Defrel, diviso tra Cesena e Parma: in Romagna ha giocato l’ultimo campionato, ben distinguendosi nonostante la retrocessione, ed è sicuro che entro il 25 giugno – se non prima – finirà per essere completamente bianconero. Il Parma infatti ha problemi ben più gravi da risolvere, nessun euro da spendere e dunque poco margine per trattare la cessione di un giocatore che in altri tempi avrebbe valutato assai diversamente. Dunque Defrel diventerà tutto del Cesena, e poi? Poi partirà l’asta per una nuova destinazione: i bianconeri sono finiti in B, impossibile trattenerlo. Il Bologna è in pole, non è l’unica squadra interessata (Palermo, Torino, Atalanta) ma è sicuramente davanti a tutti, si tratterà di stringere. E mentre attende il giovane francese, Corvino tratta anche con la Sampdoria, cercando di capire che margini ci sono per trattare i riscatti di Krstičić (4 milioni) e Sansone (1,5) che interessano e che comunque sono fuori dal progetto blucerchiato. L’attacco sarà il reparto giocoforza più rivoluzionato dal prossimo mercato: Sansone e Mancosu, forse, resteranno, il resto via. Dove? Non sarà facile piazzare Cacia, che con la promozione ha ottenuto il rinnovo automatico e che ha detto di voler restare, e non sarà facile neanche piazzare Acquafresca, reduce da una stagione più che sufficiente ma certo non esaltante e forte di un contratto fino al 2017.
In entrata si continuano a fare tanti nomi, bisognerà poi vedere chi davvero rimarrà di questi: Neto o Storari in porta? Rugani in difesa? De Ceglie? Ogbonna? Tutti questi giocatori sono di proprietà della Juventus e sono obbiettivi reali, come anche il giovane trequartista Coman, e del resto non è un mistero che Saputo sia amico degli Agnelli e anzi guardi alla Juve come a un modello per tanti versi – vedi Stadium. Certo è che bisognerà battere anche altre piste, visto che i bianconeri in città non sono visti benissimo, ma i nomi fatti sono tutti giocatori di buon livello che aiuterebbero senz’altro la causa, casomai dovessero arrivare. Tornano di moda anche i nomi di Gilardino e Diamanti, ma mentre il primo pare dover rimanere a Firenze il secondo non si lasciò in tempi e modi splendidi con il Bologna nel gennaio del 2014, e questo potrebbe essere un problema non da poco per una società attenta anche agli umori della piazza.
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