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RS-STADIO: Dopo tante beffe il Bologna ora vuole un attaccante – 03 ago

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Un attaccante vero. Di nome, che faccia gol, che faccia sognare e che scacci la paura di un campionato vissuto sul filo del rasoio. Il Bologna vuole un bomber, con gli ultimi arrivi nel reparto offensivo che risalgono a gennaio e che hanno storie amare: Mancosu non ha mai segnato e non ha quindi mai ingranato, Sansone gol ne ha fatti – e anche pesanti – ma non sono bastati per garantirgli un futuro in A e con la maglia rossoblù. Per il resto, da quando Saputo è sbarcato a Bologna con Tacopina, Fenucci e Corvino, di nomi ne sono stati fatti tanti ma nessuno si è poi trasformato in qualcosa vicino al reale, e così Giorgio Burreddu sulle pagine di “STADIO” prova a ricostruire la storia del “vorrei ma non posso” del Bologna e di chi deve fare gol. Corvino in effetti a gennaio ha provato subito a piazzare il colpo da 90, quello capace di far impallidire la folla già entusiasta di per se: arriva Giovinco? Il Bologna ci prova, la “Formica Atomica” è fuori dai piani della Juve, l’illusione dura pochi giorni però, il tempo di constatare che in Canada c’è chi è pronto a fargli ponti d’oro e a sfruttarne le qualità al massimo: è il Toronto, che viene da anni difficili e che ancora non è squadra ma che con Giovinco (e l’ex-Roma Bradley) scalda la folla. Niente da fare dunque, come niente da fare è anche l’esito per Saponara: al Milan è arrivato troppo presto, non trova fiducia e continuità, potrebbe scendere in B e in rossoblù per ripartire, preferisce tornare in prestito all’Empoli e non ha tutti i torti alla fine. Ilicic invece preferisce rimanere alla Fiorentina anche se è l’ultima delle riserve o giù di lì: forse non ha voglia di rimettersi in gioco, forse ha capito invece che Montella è alla fine, e che con un nuovo allenatore prendersi Firenze è ancora possibile. Dagli torto, visto che va così. Avanti così dunque, tra giovani virgulti (Pjaca, Coman) e vecchie volpi (Borriello, Pazzini), tra nomi sussurrati (Cassano, Osvaldo) e altri ripetuti così a lungo da diventare noiosi, come quello di Defrel finito al Sassuolo. E poi i sogni impossibili o quasi: Destro, Borini, Balotelli, Hernandez, quando persino Marcello Trotta dell’Avellino costa troppo. Corvino alla fine ripiegherebbe su di lui, ma gli irpini lo gelano: fanno cinque milioni, grazie. Arrivederci.

foto: Mario Balotelli (REUTERS)

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