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RS – STADIO: Fiducia a Ballardini. Per adesso. – 18 mar

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Da quando siede sulla panchina del Bologna – 8 gennaio – bisogna dare atto a Ballardini il tentativo di ridare un anima ad una squadra che era in parte ai ferri corti con Pioli, in crisi di risultati e di identità. Il tecnico ravennate ha provato ad usare la carota, ricompattando la squadra che pur stentando terribilmente in attacco aveva almeno trovato una sua identità in fase difensiva. Anche di fronte a prestazioni imbarazzanti, Ballardini ha sempre difeso i suoi giocatori dimostrandosi fiducioso sulla permanenza in A.
Fatto è, però, che le ultime – a dir poco deludenti – prestazioni dei rossoblù contro Sassuolo e Livorno, che hanno fruttato appena un punto ed una rete realizzata però su rigore, hanno cominciato ad incrinare la fiducia che la dirigenza ripone nel tecnico. Il terz’ultimo posto adesso è realtà, e sia chi precede (Chievo, Livorno) che chi segue (Sassuolo) sembra avere qualcosa in più della sgangherata e sfiduciata compagine felsinea, con il solo Catania che pare ormai aver perso la speranza, pur rimanendo squadra di caratura tecnica superiore al Bologna.
Di un cambio tecnico dopo domenica scorsa si è forse parlato in società, ma ufficialmente la fiducia nel tecnico rimane: certo è però che i prossimi impegni potrebbero cambiare radicalmente gli scenari. Sotto Ballardini il Bologna ha raccolto la miseria di 8 punti in 10 gare, una media che se continuasse ad essere questa significherebbe retrocessione certa in Serie B. Soprattutto la squadra, oltre ad avere un attacco imbarazzante (Kone il capocannoniere con 4 reti, un gol su azione che non arriva da 516′ minuti) sembra aver perso anche compattezza difensiva. Ancor più grave, il Bologna sembra una squadra senza carattere e grinta, doti necessarie per sperare di salvarsi, a maggior ragione quando la cifra tecnica è mediocre.

Se Ballardini riuscirà a risollevare la squadra nei prossimi due impegni ravvicinati (Cagliari in casa domenica, Chievo in trasferta mercoledì) allora potrebbe concludere la stagione, diversamente potrebbe essere sollevato dall’incarico. Difficile pensare che ciò avverrebbe, comunque, anche in caso di sconfitta domenica, considerando l’impegno successivo che disterebbe solo tre giorni. In ogni caso, con altri risultati negativi in queste due gare, al Bologna rimarrebbe ben poco da sperare, avendo sprecato tutti gli scontri diretti per la salvezza. Chi potrebbe sostituire Ballardini e tentare l’impresa?

Il ritorno di Pioli è la prima opzione: vero è che il tecnico aveva – pare – buona parte della squadra contro, ma è vero anche che altri giocatori rendevano con lui come non hanno reso poi con Ballardini e si può considerarli suoi fedelissimi. Il tecnico non si è lasciato benissimo con Guaraldi, ma per il bene del Bologna i due potrebbero mettere da parte le proprie divergenze.
L’altro nome è quello di Franco Colomba: un esperto in salvezze improbabili, come dimostra la sua esperienza a Parma, dove prese la squadra a 7 gare dal termine con appena 2 punti di margine dalla zona retrocessione e, persa la prima, realizzò 14 punti nelle restanti 6 partite salvando i ducali.
Colomba vanta una salvezza anche con il Bologna: era il 2009, il tecnico di Grosseto subentrò a fine ottobre – con moltissime gare da giocare, dunque – a Papadopulo e condusse la squadra ad una comoda salvezza: quart’ultimo posto, si, ma con ben 7 punti di margine sull’Atalanta terz’ultima e retrocessa. Certo era però un altro Bologna, magari non “squadrone che tremare il mondo fa” ma che in attacco poteva contare su un certo Marco Di Vaio.

Corsi e ricorsi storici dunque. Anche se la speranza di tutti a questo punto è che Ballardini rimanga: significherebbe aver giocato al meglio le prossime due gare, due scontri diretti che tanto potrebbero significare per una salvezza che appare ad ogni giornata che passa sempre più improbabile. 

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