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RS-STADIO: Il Bologna che non c’è – 22 lug

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“Andiamo avanti tranquillamente”. Conclude così uno dei suoi resoconti da Castelrotto Furio Zara, inviato per il “Corriere dello Sport – STADIO” che racconta di un Bologna che non c’è, di un tecnico che prova soluzioni ed esercizi molto probabilmente inutili. Lo fa fissando un’azione tra le tante: tocco del terzino per il regista, lancio per il centravanti che sponda per il trequartista, lancio in area e gol dell’altra punta. Tutto molto bello, ma poi scopri che il terzino è Di Vaio – club manager – mentre il regista è il vice di Rossi, Fedele Limone. La punta è Bianchi, che perlomeno punta lo è ancora ma è con la valigia in mano, il trequartista Diawara – già assegnato alla Primavera e comunque interno di vocazione – e l’altra punta, quello che sbatte il pallone in rete, è Daniele Paponi, 6 gol l’anno scorso nel “suo” Ancona in prestito e aggregato – come Garics e Ceccarelli – soltanto per fare numero. Di Vaio, Limone, Bianchi, Diawara, Paponi: tutta gente che, per un motivo o per l’altro, tra un mese non potranno scendere certo in campo. E allora, dopo che Zara ha riflettuto sulla difficoltà per un allenatore di allenare una squadra che non c’è ed aver convenuto che è questo del resto il calcio del nuovo millennio, quello del mercato convulso, non si capisce l’umore del giornalista. “Andiamo avanti tranquillamente”: convinzione o augurio?

foto: tuttonapolicalcio.it

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