Bologna FC
RS-STADIO: Il Bologna soffre ma passa – 03 giu
L’obbiettivo è raggiunto: soffrendo maledettamente il Bologna sbriga la pratica Avellino e lo fa chiudendo con una sconfitta per 3 a 2 una gara intensissima e condotta non certo in modo brillante sia per i propri demeriti che per i meriti di una squadra, quella di Rastelli, che getta sempre il cuore oltre l’ostacolo, che ci crede anche quando è impossibile e che anche stavolta sfiora l’impresa come già accaduto a La Spezia nel turno precedente: la sfiora perché la botta di Castaldo in pieno recupero, sfiorata dalle dita di Da Costa, si stampa sulla traversa. Significa che è il Bologna a raggiungere la finale, grazie alla vittoria per 1 a 0 dell’andata: sconfitto 3 a 2 passa per il miglior piazzamento in stagione.
Una gara bella e piena di emozioni quella di ieri, “quando è così la B è meglio della A” dice “Stadio”, ed è difficile negarlo: 20.000 spettatori, 2.000 giunti da Avellino, tifo pro e mai contro, applausi del pubblico di casa per vincitori e vinti, bravi a non arrendersi fino all’ultimo e a cui vanno riconosciuti tanti meriti, come il fatto di aver giocato senza diversi acciaccati e stanchi per via di un regolamento play-off forse comunque rivedibile. Ma quello che conta per chi tifa rossoblù è che il Bologna è in finale, cosa peraltro mai scontata durante i 90 minuti di ieri, dove la banda di Rossi ha sofferto le pene dell’inferno, pene che si spera avranno forgiato i rossoblù in vista della doppia finale (andata venerdì) con il Pescara. Una girandola di emozioni: Zito al 7° minuto scappa via e crossa, Ferrari si perde Trotta che spara in porta. Traversa e gol, 1 a 0 e siamo ancora all’alba della gara. Impresa (vincere con due gol di scarto) possibile? Si? No? La risposta è un tiro da bomber vero, di quelli che un tempo gli venivano facili ma a Bologna chissà perché sono diventati merce rara, di Acquafresca: sfruttando un lancio in profondità di Krsticic scatta, controlla, tiro a incrociare, gol. Pari, 1 a 1 al 19° minuto, bella rivincita per Acquafresca che proprio con l’Avellino in campionato aveva sbagliato un rigore pesante come una casa.
Il Bologna prende coraggio, ha visto che può segnare, che può giocare, e lo fa: venti minuti di dominio, parate di Frattali, Ely respinge sulla linea un tiro di Laribi, il gol è nell’aria e infatti arriva. Ma dalla parte sbagliata: Trotta si libera di una marcatura rivedibile di Masina, secondo tiro in porta e secondo gol. Avellino ancora avanti e finisce il primo tempo, si rischia lo psicodramma. Negli spogliatoi Rossi constata che Acquafresca ha preso una botta, deve uscire: chi entra? Entra Cacia, in cui non ha mai creduto e che da mesi è spento come un paesaggio autunnale. Invece ecco cosa succede: Frattali svirgola un rinvio, quello che rimane comunque il miglior marcatore stagionale del Bologna si avventa sul pallone e spara a botta sicura da ben venticinque metri, la palla si insacca. E mentre esplode il Dall’Ara Cacia festeggia in modo polemico, evitando Rossi e facendo chiari cenni a pubblico e (forse) dirigenza: voi parlate e parlate, io rispondo con i fatti. Poteva essere tutto più bello e facile, ma siamo il Bologna. 2 a 2 . Da lì in poi la gara è nervosa e si accende nelle battute finali, quando prima Koné trova il gol dell’anno con una botta al volo che si insacca all’incrocio e poi nel finale, appunto, arriva l’episodio di Castaldo descritto in apertura. Traversa, il Bologna passa con tanti patemi: un segnale dall’alto? Forse. Ma venerdì servirà un’altra squadra, perché come si suol dire…”aiutati che Dio ti aiuta”.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook