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RS -STADIO: Il cubo di Rubik – 4 mag

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Se hai mai giocato con il cubo di Rubik, oggi puoi dire anche, di sentirti come Ballardini. Questa infatti la situazione che par stia vivendo il mister alla viglia di questa partita.
Chi ha giocato con questo rompi capo, sa benissimo che poteva essere questione di un attimo risolverlo, oppure venir abbandonato e ripreso in mano in momenti migliori. Il suo ideatore, un ungherese, alla domanda di come si dovesse fare per risolverlo, rispose “è questione di fede”.
Sappiamo benissimo che non è così, che esiste una tecnica e che la fede non basta. La “fede” tuttavia rappresenta quello spunto che ci porta però a prenderlo in mano e provare a risolverlo. Ora Ballardini è come se stesse cercando di risolvere un cubo di Rubik lasciato li da altri e preso, da lui, in mano 4 mesi fa.

Non ci sono tante cose da fare oggi, portare a casa dei punti è indispensabile. Lo schema sarà con la difesa a 3, un centrocampo di peso e l’attacco ad una sola punta, vedrà rientrare Bianchi. I due greci, Lazaros e Kone, in fase offensiva saranno gli incursori che supporteranno Rolando. Il “bel gioco” non appartiene a questo Bologna e se i punti sono più facili da ottenere giocando bene, oggi conta solo farli, in qualsiasi modo. Il Genoa non ha molto da chiedere al campionato, ma la conoscenza dell’ambiente da parte di Ballardini, fa si che oggi sarà partita vera, perchè i rossoblu genoani, non ci stanno ad arrivare dietro alla Samp.
Vedremo se oggi il mister sarà in grado di risolvere il suo cubo di Rubik che si chiama Genoa – Bologna.

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