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RS-STADIO: La prima missione di Rossi: ritrovare l’attacco – 07 mag

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La sezione di “STADIO” dedicata al Bologna in edicola oggi si apre con un interessante articolo a firma di Lorenzo Longhi in cui il giornalista si esprime su quello che è il primo passaggio obbligato per Delio Rossi, chiamato dalla società a rivitalizzare una squadra che si trova dove non dovrebbe essere, ovvero lontana dal secondo posto che vale la promozione diretta. Colpa di un attacco che non fa propriamente il suo dovere, nonostante sulla carta si parli di uno dei reparti meglio attrezzati di tutta la Serie B se non il più attrezzato in assoluto. Sulla carta Acquafresca, Cacia, Improta, Mancosu e Sansone sono infatti quanto di meglio si possa desiderare: potenza, velocità, fiuto del gol, esperienza e soluzioni divere. Sulla carta però tutto si è tradotto in molte delusioni, in molti ‘vorrei ma non posso’: Cacia si sognava bomber stagionale e invece viaggia a strappi, Acquafresca non ha mai trovato il giusto feeling con la maglia, Mancosu da re dei bomber con il Trapani è ancora alla ricerca del primo gol da “bolognese” e Improta ha messo insieme appena 5 gare. Il migliore è Sansone, che però a Frosinone “ha aggiunto l’inutile (l’espulsione) al difettevole (la sconfitta) giocandosi il debutto del nuovo tecnico”, sottolinea Longhi, ricordando che con l’Avellino non ci sarà.

E allora? Allora Bologna chiede a Rossi di fare il pranoterapeuta, il taumaturgo, nonostante i proclami in conferenza stampa sul fatto che “i miracoli non esistono”. Perché se questa squadra ritrova se stessa in attacco può ancora volare, e del resto lui, Rossi, è tecnico capace di valorizzare gli attaccanti come pochi, e in questo il maestro Zeman ha senz’altro influito. Qualche esempio? Marco Di Vaio, dopo gli esordi scoppiettanti con la Lazio, arrivò a Salerno dopo due anni che lo avevano ridimensionato: qualcuno parlava di “fuoco di paglia”, in granata esplose. E al suo fianco Edoardo Artistico, che si guadagnò il Torino. Prima di loro, sempre a Salerno, era toccato alla coppia del gol Pisano-Ricchetti, con il primo che è diventato sotto la guida di mister Delio il miglior bomber di sempre. E ancora ecco Goran Pandev, tre volte in doppia cifra in carriera: e indovinate chi lo allenava in tutte e tre le occasioni? Appunto. La speranza che il “signor Rossi” si possa ripetere dunque, nonostante il tempo sia quel che è, sono fondate: se ritrova il gol, il Bologna può vincerle tutte. E poi? Poi si vedrà.

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