Bologna FC
RS – STADIO: La sfida di Kone Con le sue rovesciate sa ribaltare…- 26 feb
Momento critico per Kone. Dopo essersi dato da fare per un periodo, la sua sicurezza, ultimamente, è come le…sabbie mobili. E’ normale che ogni giocatore, in campionato, possa avere un calo di energia ma, in questo momento, il Bologna avrebbe bisogno della sua grinta, della sua duttilità e della sua rabbia ma, purtroppo, lo vediamo, sempre più spesso, in panchina. Perché questo cambiamento? Per Pioli era troppo importante per la squadra, tanto da schierarlo sempre perché vedeva gli “ incastri “ di cui era capace, rapidi, e di carattere. Ha, all’attivo, quattro gol ( ultimo segnato il 30 novembre ) quindi è il capocannoniere del Bologna. Ha segnato contro il Cagliari, l’Inter, il Parma ela Sampdoria( tre pareggi che, ora fanno comodo ). Tradotti, sarebbero sette punti in classifica che fungono da “ toppa “. Cambio del tecnico, arriva Ballardini. Le cose cambiano, l’ordine si è capovolto e le varie certezze, messe in discussione. Il Mister vede Kone mezzala con centrocampo a cinque, esterno ( ruolo che a Panagiotis non è congeniale ) ma, il punto focale è che, questo giocatore, così insostituibile, dopo Udine è cambiato. Come mai? In panchina a Milano, squalificato a Torino e, controla Roma, non si è reso…visibile. Non è certo per questione della tifoseria perché i ragazzi hanno fiducia in lui e lui, in settembre, ha firmato un contratto che lo lega alla squadra fino al 2017. Prossimamente, dovrà incontrarsi col presidente per quel ritocchino che, lo stesso Guaraldi, gli aveva promesso. Erano d’accordo che, a gennaio, avrebbero ridiscusso il contratto, rendendolo un po’ più “ danaroso “, poi, per i noti avvenimenti, è scivolato. Kone ( 26 anni ) è uno dei tesori del Bologna e che sia un fuoriclasse è fuori dubbio perché ha il suo colpo segreto: la rovesciata. Sta attraversando uno dei tanti contrasti nella squadra. Iniziò con Diamanti: sia Pioli che la squadra non ritenevano potessero giocare insieme e, quando non giocava uno dei due, l’altro rendeva di più. Ballardini ha ritenuto che Lazaros fosse all’altezza di giocare con più frequenza, tanto da rimetterlo a nuovo, la differenza tra i due greci è visibile: Kone ha forza ed aggressività, Lazaros dà più l’idea di un uccellino fuori dal nido, Panagiotis sembra D’Artagnan ma, comunque, la cosa più importante è che Lazaros lancia e Kone segna e, in questo frangente, una rovesciata…aiuta!
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