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RS – STADIO: Lazaros e “Pana”, i dioscuri del Bologna – 7 apr

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Nell’Antica Grecia, i Dioscuri erano due gemelli guerrieri, famosi per il loro coraggio e abilità. Due figure leggendarie. Forse il paragone è un po troppo generoso, però è senza dubbio vero che nel grigiore di questo Bologna edizione 2013/14 bisogna fare con quel che passa il convento.
Così sono proprio i due greci del Bologna, Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone, gli uomini di maggior spicco di una squadra che insegue giornata dopo giornata una salvezza che da probabile si era fatta via via più difficile. Proprio quando le speranze erano ormai ridotte al lumicino, e la permanenza in Serie A sembrava dipendere più dalla mediocrità delle dirette concorrenti che dai meriti dei rossoblù, ecco che sono stati proprio i “Dioscuri” a venire in aiuto al popolo felsineo, sfoderando una grande prestazione contro l’Inter che è valsa un punto importante.
In una giornata che ha visto il Sassuolo imporsi in trasferta con l’Atalanta ed il Catania in vantaggio sul Torino per buona parte della gara, il punto strappato a San Siro poco cambia in termini di classifica ma aiuta senza dubbio a ritrovarte morale e convinzione nei propri mezzi: il Bologna visto contro l’Inter può senza dubbio salvarsi, poche storie.

Lazaros e Kone, così diversi e così simili: non sono gemelli e nemmeno coetanei – anche se di poco, tra i due corrono appena sei mesi – ma al Bologna condividono più o meno la posizione in campo e l’importanza in termini generali. Lazaros è passato da essere un UFO con Pioli all’avere un ruolo chiave nello scacchiere tattico di Ballardini, giostrando sulla linea di centrocampo ma pronto a proiettarsi in avanti appena necessario. Due gol, entrambi su rigore, ma soprattutto un apporto costante in termini di dinamismo e voglia di fare. Diverso il cammino di Kone, tormentato dagli infortuni ma capace, quando è stato bene, di ergersi come il giocatore dal tasso tecnico più elevato in squadra, oltre che con un buon fiuto del gol: 5 reti in campionato che ne fanno il capocannoniere della squadra e che hanno resto ben 7 punti sui 27 totali collezionati dalla squadra, giostrando finalmente in un ruolo – trequartista dietro un unica punta – che la presenza di Diamanti prima e i suddetti acciacchi poi gli avevano impedito di interpretare ma che sembra essere la posizione in cui la sua resa è migliore.

Se salvezza sarà, quindi, molto del merito andrà ai due greci, i due “Dioscuri”. 

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