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RS-STADIO: López non si cambia, ma si cambierà il Bologna – 14 apr

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La scelta della società è stata chiara e netta: Diego López rimane al suo posto. Troppi sarebbero i rischi nel rimuovere adesso che il campionato si sta concludendo un allenatore che comunque è entrato in sintonia con il gruppo, che di questo conosce pregi e difetti e che può ancora regalare un finale di campionato di alto livello e portare quella Serie A che onestamente è la sola cosa che conta. Come farlo? Attraverso un restyling della squadra, che deve comunque uscire da un’impasse in cui è caduta negli ultimi tempi e che ha permesso il ritorno di chi stava dietro. Adesso, che il margine sulla zona play-off è ridottissimo, ogni scelta diventa importante, ogni gara decisiva: a cominciare dalla prossima, quando al Dall’Ara arriverà uno Spezia in crisi di risultati e perciò arrabbiato.

E come sarà questo Bologna dopo il restyling? Molto simile al passato, modellato sul 4-3-1-2 che López ha sempre mostrato di preferire e con un ritorno di certi giocatori in certe posizioni per avere più equilibrio d’insieme. Dunque Da Costa tra i pali, linea difensiva con da destra a sinistra Ceccarelli, Gastaldello, Maietta e Masina, preferito a un Morleo un po’ abulico. Matuzalèm in regia, Krstičić interno sinistro e Casarini destro, Cacia in attacco supportato da Sansone. Manca un interprete, il trequartista? Le ipotesi: Improta, Bessa oppure Krstičić, con conseguente innesto di Büchel sulla mediana.

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