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Bologna

RS – STADIO: Lopez, prove tecniche di trequartista – 31 lug

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Si è detto che Filippo Fusco cominciò a lavorare sull’idea del nuovo Bologna tentando di costruire  una squadra abile ad interpretare il 4-3-3 di Zeman, che sarebbe dovuto essere il tecnico della rinascita rossoblù. Il maestro boemo è invece andato a Cagliari, da dove è arrivato l’attuale mister, Diego Lopez, che si è prontamente adattato alle caratteristiche dei suoi.
Ma proprio seguendo certe caratteristiche, come riporta l’odierna edizione di “Stadio”, Lopez si è accorto che sono possibili diverse variazioni sul tema: del resto restare fissi sul solito modulo per un’intera stagione può finire per essere controproducente se non sei Zeman, e delle alternative vanno trovate. La riprova? Il Bologna visto contro l’Ozzanese: partiti con il 4-2-3-1, i rossoblù sono passati in certi momenti della gara al 4-3-2-1, applicando poi il 4-3-3 solo nel secondo tempo. E se è vero che proprio il secondo tempo è stato più convincente (sono arrivati ben 6 dei 7 gol totali segnati) è anche vero che i movimenti sono stati interessanti anche nel primo, con Acquafresca abile ad interpretare il ruolo di boa che favorisce gli inserimenti di chi lavora giusto qualche metro dietro. Certo un test di fine luglio contro dei dilettanti vale quel che vale, ma sia Laribi che Giannone hanno mostrato buone qualità, e saranno proprio loro a rappresentare la “variabile impazzita” del tecnico, che certamente continuerà a cercare alternative al modulo standard. L’indizio principale? La tesi presentata dal tecnico uruguaiano a Coverciano, dal titolo “I movimenti del trequartista nel 4-3-1-2”. Più chiaro di così…  

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