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RS-STADIO: Novellino: “Raccomandati? No, certezze!” – 06 lug
“Rossi e Corvino per il Bologna sono una garanzia e se allenatore e ds condividono l’idea nel valutare la necessità di portare in rosa un giocatore che già conoscono, se la trattativa va in porto può essere solo un solo bene.” Parola di Walter Alfredo Novellino, che “STADIO” raggiunge per avere un parere sull’evolversi del mercato rossoblù e soprattutto per chiedere lumi sulla bontà o meno di portare in rosa “scudieri fidati”: infatti i nomi che vengono fatti intorno al mercato del Bologna riguardano principalmente giocatori già conosciuti dal tecnico (Hernandez, Ilicic) o dal DS (Osvaldo, Pazzini) e questa è cosa di cui tenere di conto con Novellino, famoso per essersi portato il regista-totem Sergio Volpi (oggi tecnico della Primavera del Brescia) in molte sue esperienze, dal Venezia al Piacenza, dal Napoli alla Sampdoria. “Parlo da allenatore, so che i tecnici guardano questo: quanto un calciatore può servire nello spogliatoio, oltre che sotto l’aspetto tattico. E se i nomi sono quelli di Hernandez e Ilicic, credo che non ci possano essere dubbi considerata la loro qualità. Provate ad immaginarli in un 4-2-3-1, ad esempio, se è quello che ha in mente Rossi: sarebbero perfetti.” Sia chiaro però che non si tratterebbe mai di nepotismo o di raccomandazione, ma semplicemente di affidarsi a giocatori che conoscono certi metodi di gestione e di lavoro: “Se chiedi uno con cui hai già lavorato, lo fai perché è teoricamente accessibile sul mercato e perché è bravo. Nessun allenatore è autolesionista.” Tradotto: arrivassero, gli Osvaldo e i Pazzini, gli Ilicic e gli Hernandez arriverebbero perché sono bravi e funzionali a squadra e mercato, non perché “amici di”. E se qualcuno nello spogliatoio non gradisse i “cocchi del maestro”? È ancora Novellino a spiegare che “quando uno ha voglia di lavorare e sa calarsi nel gruppo, l’eventuale diffidenza sparisce. Sono elementi di positività, non rischi.”
“Rossi e Corvino per il Bologna sono una garanzia e se allenatore e ds condividono l’idea nel valutare la necessità di portare in rosa un giocatore che già conoscono, se la trattativa va in porto può essere solo un solo bene.” Parola di Walter Alfredo Novellino, che “STADIO” raggiunge per avere un parere sull’evolversi del mercato rossoblù e soprattutto per chiedere lumi sulla bontà o meno di portare in rosa “scudieri fidati”: infatti i nomi che vengono fatti intorno al mercato del Bologna riguardano principalmente giocatori già conosciuti dal tecnico (Hernandez, Ilicic) o dal DS (Osvaldo, Pazzini) e questa è cosa di cui tenere di conto con Novellino, famoso per essersi portato il regista-totem Sergio Volpi (oggi tecnico della Primavera del Brescia) in molte sue esperienze, dal Venezia al Piacenza, dal Napoli alla Sampdoria. “Parlo da allenatore, so che i tecnici guardano questo: quanto un calciatore può servire nello spogliatoio, oltre che sotto l’aspetto tattico. E se i nomi sono quelli di Hernandez e Ilicic, credo che non ci possano essere dubbi considerata la loro qualità. Provate ad immaginarli in un 4-2-3-1, ad esempio, se è quello che ha in mente Rossi: sarebbero perfetti.” Sia chiaro però che non si tratterebbe mai di nepotismo o di raccomandazione, ma semplicemente di affidarsi a giocatori che conoscono certi metodi di gestione e di lavoro: “Se chiedi uno con cui hai già lavorato, lo fai perché è teoricamente accessibile sul mercato e perché è bravo. Nessun allenatore è autolesionista.” Tradotto: arrivassero, gli Osvaldo e i Pazzini, gli Ilicic e gli Hernandez arriverebbero perché sono bravi e funzionali a squadra e mercato, non perché “amici di”. E se qualcuno nello spogliatoio non gradisse i “cocchi del maestro”? È ancora Novellino a spiegare che “quando uno ha voglia di lavorare e sa calarsi nel gruppo, l’eventuale diffidenza sparisce. Sono elementi di positività, non rischi.”Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
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